Sicurezza a Udine, la replica del sindaco De Toni: “Serve serietà istituzionale, non slogan”

La risposta del sindaco di Udine.

Dopo il duro botta e risposta in Consiglio regionale tra il vicepresidente della Regione, Mario Anzil, e il capogruppo del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg, Massimo Moretuzzo, sulla sicurezza a Udine, interviene anche il sindaco Alberto Felice De Toni, respingendo al mittente le accuse di immobilismo.

“La sicurezza non è materia da affrontare con critiche e slogan, ma con serietà istituzionale. Siamo confortati dal fatto che il vice presidente della Regione abbia a cuore le sorti di Udine, città dove il suo partito insieme alla precedente maggioranza ha governato fino al 2023. Rispetto a quel giorno noi abbiamo implementato molte e diverse azioni prima mai viste: tra le tante la sicurezza sussidiaria sugli autobus e nei parcheggi, la presenza degli agenti di quartiere, la sicurezza partecipata con 56 referenti di quartiere già operativi (per altro appena replicata anche a Gorizia), le pattuglie interforze coordinate dalla Prefettura. Con quest’ultima i rapporti sono ottimi, visto che da normativa – che evidentemente Anzil confonde con quella relativa ai piccoli comuni –

“Le competenze sulla sicurezza spettano a Prefetto e Questura”

De Toni ha voluto chiarire anche l’aspetto istituzionale: “Nelle città capoluogo e dove sono presenti commissari di polizia, spetta al Prefetto, alla Questura e ai funzionari di polizia essere autorità di pubblica sicurezza. Forse Anzil confonde la normativa con quella dei piccoli comuni”. Il sindaco ha ricordato che il confronto con le autorità competenti è costante: “Il rapporto con la Prefettura è ottimo, ci incontriamo anche due volte a settimana nei comitati per l’ordine e la sicurezza”.

L’apertura al dialogo

Pur stigmatizzando le dichiarazioni del vicepresidente della Regione, De Toni ha lasciato aperta la porta al dialogo istituzionale: “Se il Vice Presidente della Regione con delega a Cultura e Sport vuole offrire in maniera leale e istituzionale il suo contributo sarà nostra cura organizzare un incontro in Comune, al quale avremo sicuramente premura di invitare anche Questore e Prefetto, per ascoltare le sue proposte e rafforzare le azioni già avviate”.