Stupro a Udine, il sindaco Fontanini all’attacco: “Rivedere le regole dell’accoglienza”

La richiesta del sindaco di Udine Fontanini.

“Ancora una volta dei richiedenti asilo, questa volta pakistani, cui è stata negata la domanda di protezione internazionale, si sono resi responsabili di un crimine gravissimo, uno dei più ignobili e vigliacchi, quello dello stupro, consumato sulla pelle di una ragazzina friulana di quindici anni, cui va tutta la vicinanza mia e dell’amministrazione che rappresento”. Lo dichiara il sindaco di Udine Pietro Fontanini.

“È evidente – aggiunge Fontanini – che c’è un problema enorme legato non solo al sistema di accoglienza, che permette a chi non ha diritto di rimanere di muoversi liberamente per le nostre città e di commettere ogni genere di crimine, dalla violenza allo spaccio di droga, rendendo particolarmente difficile un controllo capillare da parte delle Forze dell’Ordine, ma anche alla cultura di provenienza, che troppo spesso intende la donna come un oggetto a disposizione delle più base pulsioni dei giovani maschi che arrivano nel nostro Paese senza una prospettiva e un’occupazione”.

“Ora è estremamente importante che il Governo definisca una volta per tutte delle regole chiare e capaci di garantire la sicurezza dei cittadini anche durante i periodi di verifica della richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato e che, a fronte del diniego, queste persone siano immediatamente allontanate dalle nostre città e dal nostro Paese”.