La Statua della Libertà in via Roma: la scommessa dell’imprenditore friulano

La libertà sulle tavole di Starbox.

Da alcune settimane ad accogliere chi passa in via Roma, una presenza particolare. Sono tante le persone che si fermano per una foto, ad osservarla o che entrano nel locale incuriosite. E la domanda sorge spontanea: cosa ci fa la Statua della Libertà a Udine?

È opera Luigi Armano, titolare di Starbox che ha scommesso su via Roma aprendo, due anni fa, in piena pandemia, un nuovo locale, inserito in un ampio progetto di riqualificazione. È nuova anche l’idea che c’è alla base di Starbox, una rivoluzione del classico fast food, dove il cliente è il protagonista e l’autore della cucina. Rapidità, qualità e libertà sono le parole chiave del locale, che ha progetti molto più ampi: l’obiettivo infatti è quello di espandersi, sviluppando un format di franchising. 

Il locale si sviluppa in pieno stile newyorkese: entrando sembra di immergersi in una metropolitana statunitense. E che America sarebbe senza Statua della Libertà? Starbox ci ha pensato, ed è in arrivo una rivisitazione del celebre monumento.

“Per noi – racconta Armano, il titolare – il concetto della libertà a tavola è fondamentale, tanto che da Starbox lo chef sei tu. È il cliente infatti che sceglie cosa mettere nel panino, piuttosto che nella bowl di riso o nella piadina. Un fastfood rivisitato e attento alla qualità dei prodotti”.

L’opera simbolo di Starbox è più che mai imponente: misura infatti tre metri e raggiunge i sei quintali di peso. L’iconica statua americana sarà visibile sin dall’ingresso in via Roma, a richiamare l’attenzione come succede con i turisti che raggiungono gli States con ll nave. Un “fuori programma”, quello di Starbox, che spicca e si distingue tra i diversi locali presenti nella zona, lontani dai prodotti e dalla filosofia della piccola America di via Roma, più vicini ai menù orientali.

“La nostra statua, però, sarà un po’ diversa rispetto all’originale – spiega – perché la dea nelle mani non regge la classica e figurativa statua americana, simbolo appunto del fuoco eterno della libertà. Abbiamo voluto personalizzarla e abbiamo scelto di mettere al posto della fiaccola, il nostro logo per richiamare sì il concetto di libertà, ma a tavola”.