Noemi Sacchi è morta a 102 anni.
La città di Udine perde una delle sue figure più longeve: Noemi Sacchi si è spenta domenica all’età di 102 anni, lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nella storia cittadina di cui è stata testimone per quasi un secolo.
Noemi Sacchi era arrivata a Udine da Meduna nel 1929, e dopo l’infanzia trascorsa frequentando la scuola elementare Dante Alighieri e gli studi in collegio, la sua carriera lavorativa prese il via, dopo un breve impiego presso un negozio di biciclette a Porta Manin. A 18 anni, Noemi venne assunta alle Poste, dove avrebbe trascorso una lunga e onorata carriera. Un periodo, però, inframezzato dal dramma della Seconda Guerra Mondiale.
In quegli anni, lavorando al recapito delle Poste Ferrovia di Udine, la giovane Noemi fu testimone degli orrori del conflitto. Ricordava con lucidità i treni dei prigionieri che passavano in stazione, diretti verso i campi di prigionia in Germania. Spesso, questi uomini disperati lanciavano dai finestrini biglietti con richieste di aiuto o notizie da recapitare alle famiglie. Noemi, appena diciottenne, e gli altri impiegati postali facevano il possibile per portare a destinazione quei messaggi di vitale importanza.
Terminata la guerra, Noemi continuò la sua carriera per altri 35 anni alle Poste, venendo poi spostata in Direzione, nella ragioneria delle Poste centrali di Udine, dove si occupava degli stipendi dei dipendenti. Proprio in Posta, conobbe Luciano, l’amore della sua vita, anche lui reduce dalla prigionia (prima a Marsiglia, poi in Olanda e Germania). I due si sposarono il 4 settembre del 1948. Dalla loro unione sono nate le figlie Luisa e Maria Pia. La coppia ha vissuto prima in via Cantore e poi, dal 1968, nella zona di viale Trieste.
Noemi Sacchi è ricordata per la sua forza di volontà, il suo inconfondibile sorriso, l’amore incondizionato per la sua famiglia e la passione per i viaggi. I funerali si terranno domani, mercoledì 1 ottobre, alle ore 15.30, nella chiesa di San Paolino.