Vannacci risponde a De Toni: “Si preoccupi della sicurezza invece di scaricare sugli altri le proprie responsabilità”

Non è tardata ad arrivare la replica dl’ex generale Roberto Vannacci, tirato in ballo dal sindaco di Udine Alberto Felice De Toni nelle sue dichiarazioni dopo l’aggressione contro due giovani trans a Udine. A infiammare il dibattito sono state le parole del primo cittadino, che nel suo comunicato ufficiale aveva attribuito parte della responsabilità del clima d’odio a una “narrazione violenta e aggressiva” alimentata da certe affermazioni pubbliche, citando esplicitamente Vannacci.

La replica del diretto interessato non si è fatta attendere. In una dichiarazione dai toni durissimi, Vannacci ha risposto accusando De Toni di cercare “alibi” e di distogliere l’attenzione dalla reale situazione di insicurezza in città.

Cosa ha detto Roberto Vannacci.

“Il sindaco di Udine De Toni si preoccupi di assicurare condizioni di sicurezza nella propria città invece di cercare di scaricare le proprie responsabilità su altri – ha commentato Vannacci – . Udine sotto la sua amministrazione si sta trasformando e episodi di impunita criminalità sono all’ordine del giorno. Ma, come nelle migliori tradizioni della sinistra il primo cittadino cerca di scaricare su altri le responsabilità del suo pessimo governo. Caro sindaco De Toni, la realtà prevale sulla percezione e i suoi cittadini lo sanno, se ne faccia una ragione…E si faccia anche lei un Cynar…oltre a attenuare gli effetti del travaso di bile fa passare anche la paura di assumersi le proprie responsabilità.

“Vada a lavorare per mettere in condizioni di non nuocere chi rappresenta una minaccia per la società onesta invece di sperperare il suo tempo a rilasciare strampalati ed inutili comunicati stampa”, conclude.

Laudicina: “Pura strumentalizzazione politica”

Una reazione che ha trovato sponda anche in consiglio comunale, dove Francesca Laudicina, capogruppo della Lega a Udine, ha difeso Vannacci e accusato il sindaco di “strumentalizzazione politica”.

“L’aggressione ai danni di due giovani transgender al Parco Ardito Desio è un episodio grave, che merita una condanna netta e l’impegno di tutti per garantire sicurezza e rispetto. Tuttavia, cercare di attribuire responsabilità indirette a chi, a livello nazionale, ha espresso le proprie opinioni – come ha fatto il sindaco De Toni citando Vannacci – è una pura strumentalizzazione politica“, ha spiegato la Capogruppo della Lega a Udine.

“Se si seguisse questa logica, allora ogni crimine commesso da un immigrato dovrebbe essere addebitato a chi ha sostenuto politiche di accoglienza indiscriminata come la Sinistra. Ma così si finisce in un circolo vizioso pericoloso, che non risolve nulla e avvelena il dibattito. Udine ha bisogno di risposte serie e non di scontri ideologici. Chi governa ha il dovere di garantire sicurezza e convivenza civile, senza cercare alibi esterni. Purtroppo, il Sindaco e la sua Maggioranza sembrano più interessati a usare ogni occasione per colpire l’avversario politico che a risolvere i problemi concreti di Udine. La Città vive una situazione preoccupante: sicurezza in calo, minori stranieri non accompagnati fuori controllo e un centro storico sempre più in difficoltà“.

“Invito dunque il Sindaco De Toni a tornare al suo ruolo istituzionale e a lavorare concretamente per Udine, perché i Cittadini gli hanno affidato una responsabilità amministrativa, non un palcoscenico per promuovere se stesso o magari il suo Quadrifoglio a livello nazionale. Udine merita di più”, conclude Francesca Laudicina.