Centri protetti e percorsi terapeutici, il Friuli scende in prima linea contro la violenza sulle donne

L’evento dell’Ordine degli avvocati di Udine.

Il Friuli Venezia Giulia è saldo alleato in tutti i percorsi che mettono insieme le istituzioni e i cittadini nel combattere la violenza sulle donne, fenomeno di natura sociale di fronte al quale servono risposte culturali coltivate nell’integrazione sociosanitaria e nella multidisciplinarietà.

E’ la tesi espressa dal vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi in apertura del secondo modulo del ciclo di incontri formativi organizzati nella Sala Scrosoppi dal Comitato pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Udine sul tema della violenza di genere.

No all’indifferenza, no alla sottovalutazione e la conferma invece dell’impegno con i centri antiviolenza, le case rifugio, i percorsi diagnostico terapeutici: questa è la strada perseguita dalla Regione, il cui ruolo, è stato detto, non si ferma a una qualificata risposta sanitaria. Serve, accanto alle risorse ingenti messe in campo, il dialogo con tutti i soggetti della società per costruire una risposta corale e strutturata che sconfigga chi “gira la testa dall’altra parte”.

Dopo che il primo modulo del corso si era incentrato sui reati di genere, l’ultimo appuntamento ha raccolto i contributi di attori del sistema sociosanitario regionale e delle forze dell’ordine proprio sul tema della rete interistituzionale, a partire da una relazione introduttiva sulle modalità di ascolto richieste in presenza di violenza psicologica come esito della manipolazione relazionale.