Imbottigliato a Nimis il vino che promuove le opere del missionario delle Valli Dario Laurencig

Il ringraziamento di Dario Laurencig per la festa dell’imbottigliamento di Nimis.

Da Lokichar in Kenya, praticamente sulla linea dell’Equatore, a Nimis, Friuli: grazie ai prodigi della telefonia del terzo millennio, la voce di Fratel Dario Laurencig è arrivata forte e chiara alle centinaia di volontari riuniti sabato 4 maggio per l’apertura della Festa dell’imbottigliamento di Diamo un taglio alla sete , il vino che ormai da tredici anni viene realizzato con l’unico obiettivo di raccogliere fondi destinati al missionario friulano. L’uomo, originario delle Valli del Natisone, vive in Africa dal 1973, ha fatto scavare finora oltre 500 pozzi di acqua potabile per la popolazione locale.

Grazie per quello che state facendo” ha detto il missionario; “no, siamo noi che ti ringraziamo per il tuo impegno a favore del sud del mondo” ha ribattuto – e le sue parole sono state accompagnate da un grande applauso – Paolo Comelli, che recentemente si è recato con la famiglia in Turkana per portare anche fisicamente la solidarietà e l’abbraccio del Friuli a quello che le popolazioni locali hanno soprannominato “lo stregone dell’acqua”.

L’imbottigliamento è filato liscio senza intoppi, grazie alla professionalità di Giuseppe Lipari che ha messo come sempre generosamente a disposizione il suo modernissimo centro mobile di imbottigliamento. Sono state confezionate in totale 4.500 bottiglie di vino e 400 magnum. Numeri decisamente più alti delle edizioni precedenti, perché ogni anno qualche vignaiolo in più chiede di poter partecipare alla realizzazione del “vino della solidarietà”.

“Quest’anno – scherza Paolo Comelli, nella cui cantina trova ospitalità la festa – abbiamo battuto due record: il numero di bottiglie realizzato e la giornata più fredda che si ricordi in 13 anni di Diamo un taglio alla sete. Ma vogliamo battere un altro record: raccogliere 50 mila euro e arrivare così, nel totale progressivo di questi anni a superare il mezzo milione. Se qualcuno lo avesse detto 13 anni fa non ci avremmo scommesso, ma la generosità dei friulani si è dimostrata al di sopra di ogni aspettativa”.