Suicidio nel parcheggio, Tarvisio ancora sotto shock: “Sembrava un uomo mite”

Tarvisio sotto shock dopo il suicidio dell’austriaco.

Il giorno successivo al tragico fatto di sangue nel parcheggio di un locale Tarvisio è ancora sotto shock. La comunità del capoluogo della Valcanale è ancora scossa per il suicidio di Ernst Johann Brunner, l’austriaco di 63 anni che si è sparato dopo aver lasciato una scia di sangue in Austria.

L’uomo, elettricista, ha ucciso in Carinzia l’ex moglie e una donna con la quale ha avuto una relazione. Poi, ha imboccato l’autostrada e ha raggiunto un ristorante di Tarvisio dove si è intrattenuto per un caffè. Poi, ha visto una pattuglia della Polizia di frontiera. Forse si è sentito braccato, e voleva sfuggire alle sue responsabilità. Così ha deciso di spararsi alla tempia e porre fine alla sua vita.

Il fatto ha destato profonda impressione a Tarvisio. L’uomo era solito frequentare la città quasi tutti i giorni, in particolare i locali. Spesso “Ernesto”, come era conosciuto nel Tarvisiano, faceva colazione qui, la mattina, ma si fermava sovente anche a pranzo.

“L’uomo era una presenza costante – conferma il sindaco di Tarvisio, Renzo Zanette -. In una città tranquilla come la nostra, che per fortuna non vive fatti simili, la vicenda ha lasciato ancora più sgomenta la comunità“. A colpire, più che il gesto estremo dell’elettricista carinziano, è il duplice omicidio oltre confine: “Quanto successo in Austria mette i brividi – conclude Zanette -. Per fortuna l’uomo, in un momento di follia, non ha compiuto qualche gesto insano anche a Tarvisio“.

Tra chi ha incrociato negli anni Brunner c’è anche Stefano Mazzolini. Il titolare de Al Vecchio Skilift di Camporosso ha visto più volte l’uomo nel suo ristorante: “Ha pranzato spesso da me, veniva in compagnia di una donna che presumo fosse la nuova compagna. Non era – racconta Mazzolini – il tipico cliente espansivo, con il quale ti siedi al tavolo e condividi frammenti di vita quotidiana. Stava in disparte, era un uomo riservato”. Dietro a tanta, apparente tranquillità, si celava insomma un profondo malessere. “Quanto accaduto – conclude Mazzolini – mi ha sconvolto. L’omicidio con un’arma bianca, in particolare, mi ha impressionato. Mai avrei immaginato che quest’uomo potesse compiere un simile massacro”.