Meeting Aquileia-Alessandria: una toga insanguinata per ricordare Giulio Regeni

In vista del meeting Aquileia-Alessandria.

Ad Aquileia, domenica 31 agosto 2025, un gesto simbolico ha unito civismo e memoria: una toga romana insanguinata è stata deposta ai piedi del Mausoleo Candia da un gruppo di cittadini, intellettuali e attivisti del Friuli, per commemorare Giulio Regeni, il ricercatore friulano ucciso in Egitto nel 2016. L’iniziativa nasce in risposta all’annuncio di un prossimo meeting culturale Aquileia-Alessandria d’Egitto, al quale parteciperanno anche rappresentanti del Paese nilotico, mai disponibile a fare luce sull’omicidio del giovane studioso.

La cerimonia, privata e raccolta, è stata organizzata dal prof. Alberto Travain, leader del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e presidente del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl”, e dal prof. Luca Fabbro, autore dell’epigrafe latina posta sulla toga: “Laribus nostris, ut concivi iustitiam Iulio Regeni, victimae huius Barbarorum temporis nobili, reddant”.

Una sorta di voto rivolto agli antenati dell’antico agro aquileiese, perché giustizia sia fatta per Giulio Regeni. “Questo gesto nasce dalla coscienza storica di appartenere a una comunità bimillenaria che travalica i confini del Comune di Aquileia” ha detto Travain. Il prof. Alexej Giacomini di Codroipo ha aggiunto: “Essere qui è un obbligo morale: applaudiamo il meeting culturale, ma chiediamo anche agli studiosi egiziani di assumere una posizione chiara di fronte al loro governo e all’assassinio di Regeni. Solo così cultura e ricerca potranno avvicinare le due sponde del Mediterraneo”.

Interventi di sostegno sono arrivati anche dalla prof.ssa Renata Capria D’Aronco, presidente del Club per l’Unesco di Udine, che ha sottolineato come la figura di Regeni sia esempio di coraggio e passione per le giovani generazioni, e dalla dott.ssa Maria Luisa Ranzato, che ha ribadito la necessità che Egitto e Università di Cambridge si assumano responsabilità nella vicenda.