Truffa un 90enne, ma l’auto rimane a secco durante la fuga: arrestato

Arrestato un truffatore ad Aviano.

Lunedì mattina scorso, in località Giais di Aviano, alcuni passanti hanno notato un’auto ferma lungo la pedemontana, con il conducente che cercava di fermare altri utenti della strada. Il comportamento insolito ha allertato i cittadini, che hanno subito segnalato la situazione ai carabinieri. Arrivati sul posto, inizialmente, i carabinieri non hanno trovato l’uomo, ma sotto il veicolo sono state rinvenute scatole porta gioielli, apparentemente appena abbandonate.

Poco dopo, il conducente, un 50enne campano che ha dichiarato di essere in zona per un colloquio di lavoro e vestito come una guardia privata, è tornato con una tanica di benzina in mano, spiegando che l’auto era rimasta senza carburante. L’uomo ha fornito spiegazioni vaghe sul possesso dei gioielli, destando ulteriori sospetti.

La ricostruzione della truffa.

I carabinieri hanno quindi perquisito l’auto e il truffatore, rinvenendo altre scatole con ori e denaro. Contemporaneamente, la centrale operativa di Sacile ha ricevuto la segnalazione di un 90enne residente ad Aviano, vittima di una truffa. Secondo quanto ricostruito, la mattina del 3 novembre l’anziano aveva ricevuto una telefonata da un uomo che si qualificava come maresciallo dei Carabinieri di Pordenone. Il finto maresciallo lo aveva convinto che il figlio fosse coinvolto in un’indagine per furti e che, per “accertamenti”, fosse necessario consegnare oro e denaro custoditi in casa.

Convinto e preoccupato per le sorti del figlio, l’anziano ha raccolto tutti i gioielli, compresi quelli appartenuti alla defunta moglie per un valore di circa 2mila euro, e il denaro contante, circa 5.000 euro, preparandoli per la presunta verifica. Poco dopo, un giovane si è presentato a casa sua, qualificandosi come collaboratore del maresciallo, e ha ritirato il bottino.

I malviventi hanno caricato i gioielli e il denaro sull’auto noleggiata dal 50enne. Tuttavia, durante la fuga lungo la pedemontana di Giais, l’auto è rimasta senza carburante. La mancanza di benzina ha costretto i due a separarsi: uno dei complici ha proseguito la fuga con parte del bottino, mentre il 50enne è rimasto sul posto, rendendo possibile l’intervento dei carabinieri di Aviano. Immediatamente una delle pattuglie ha raggiunto la casa del 90enne avianese costando che le scatolette recuperate erano di sua proprietà.

L’uomo è stato così arrestato in flagranza e portato in caserma. Gli ori recuperati sono stati restituiti all’anziano già il 6 novembre, mentre l’auto e l’abbigliamento del truffatore sono stati sequestrati. Oggi il GIP del Tribunale di Pordenone ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, la fuga dei malviventi è stata interrotta proprio perché l’auto è rimasta senza benzina, costringendo i due a dividersi: uno è fuggito con parte del bottino, mentre l’altro è stato fermato e arrestato.