Il rugby riprende a correre, i nuovi piccoli atleti di Bagnaria Arsa

Inizia l’anno sportivo per gli impianti Juvenilia Bagnaria Arsa.

Il rugby sta lentamente riprendendo a correre e anche presso gli impianti dello Juvenilia Bagnaria Arsa sono tanti i bambini che si affacciano nel mondo della palla ovale per la prima volta, così come altrettanti sono i minirugbisti che confermano la propria presenza.

“Il passa parola per società come la nostra è importante, e l’arrivo di nuove leve così numerose è un altro segno della buona strada intrapresa dalla nostra società – commenta Francesco Cirinà, il responsabile Sviluppo Club della Juvenilia –. Per questa stagione il nostro obiettivo principale rimane il reclutamento. Dopo il lockdown investire sulla base, sui giovani, rimane l’unica maniera per costruire il rugby del futuro”.

In questo contesto, poi, la Juvenilia Bagnaria Arsa sta lavorando nel miglior modo possibile. Tanti gli investimenti di promozione rivolti ai giovani: un camp appena concluso con addirittura l’ex azzurro Paul Griffen come ospite, una sinergia con la nazionale dei vigili del fuoco, i Cavaliers, l’attenzione per lo studio, rivolta ai propri tesserati. Il tutto inserito in un contesto vivo, attivo e sempre propositivo come il centro sportivo della Juvenilia.

“La presenza di una struttura ricettiva come la nostra con 2 campi da rugby e tutta l’area sociale comprensiva anche della tensostruttura garantisce il rispetto delle norme covid attualmente in essere e rende molto più semplice i vari adeguamenti che sicuramente ci saranno in futuro – commenta Ernesto Barbuti, presidente della Juvenilia -. Tutto questo unito all’illuminazione presente su entrambi campi ci garantisce di poter sfruttare a pieno, anche nelle ore notturne, la struttura ottenendo così un adeguato distanziamento. Stiamo lavorando per garantire il meglio ai nostri tesserati. Vogliamo e dobbiamo essere un riferimento per il basso Friuli. E’ nostra intenzione continuare a valorizzare i nostri atleti, abbiamo tante idee in testa, ma come al solito preferisco affrontare queste innovazioni un passo alla volta”.