Allarme boschi, in Carnia stanno scomparendo decine di ettari di abete rosso

Allarme per i boschi friulani.

Sono necessari fondi da destinarsi alle amministrazioni per il taglio degli alberi malati. “Il livello di allarme per i boschi della montagna friulana è altissimo, a seguito dei pesanti danni causati dalla tempesta Vaia di fine 2018 e di quelli conseguenti alle malattie delle piante derivanti dal bostrico. Decine di ettari di abete rosso stanno sparendo e, non essendo curabili, è necessario prendere una decisione drastica per fermare la moria: bisogna intervenire non con un taglio selezionato dei soli abeti malati, ma con un taglio raso che comprenda anche le piante nelle aree vicine e che possa prevenire il diffondersi del patogeni”.

A lanciare l’allarme è il consigliere regionale del Pd Enzo Marsilio, che in II Commissione consiliare, in occasione dell’esame del disegno di legge 99 sull’assestamento di bilancio 2020-2022, ha manifestato all’assessore alle Risorse forestali e alla Montagna, Stefano Zannier, la necessità di “un intervento finanziario per consentire alle amministrazioni locali di pagare gli interventi di tagli ed esboschi nelle aree, anche private, colpite dalla malattia dei boschi causata dal bostrico”.

“Accanto all’aspetto economico c’è anche quello relativo alla possibilità o meno di entrare in aree private dove sono presenti gli abeti malati: per questo è necessaria un’ordinanza che consenta l’ingresso per eseguire i lavori necessari. Abbiamo capito che una cura non è possibile, l’intervento, se pur forzato va fatto anche per evitare situazioni simili a quelle vissute in Puglia con la Xylella, il batterio killer che ha decimato centinaia di ulivi”, scrive Marsilio.