Quarta edizione per la Mappa Parlante della Carnia e dei suoi Musei.
La “Mappa Parlante della Carnia e dei suoi Musei”, sempre in evoluzione, giunge alla quarta edizione e si arricchisce di sei ulteriori realtà facenti parte della rete museale di CarniaMusei. Un racconto diffuso, multimediale e accessibile del territorio, che consente di esplorare le ricchezze storico-artistiche, etnografiche e scientifiche della Carnia, rendendola, così, meta ideale di un turismo lento, sostenibile ed esperienziale.
L’iniziativa è espressione del progetto “Conoscere il territorio attraverso i suoi musei” promosso dal Museo Carnico delle Arti Popolari “Michele Gortani” di Tolmezzo, realizzato in partnership con la Comunità di montagna della Carnia attraverso la Rete Museale della Carnia “CarniaMusei”, con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Partecipano al progetto anche le associazioni e i Comuni coinvolti nella gestione delle esposizioni, Federalberghi FVG e PromoTurismoFVG.
Attraverso questo strumento, l’obiettivo è di potenziare la divulgazione del patrimonio culturale della Carnia, ricco di storia, tradizioni, arte e bellezze naturali, in chiave accessibile e divertente, per bambini e adulti.
La Mappa Parlante è stata realizzata da Fondazione Radio Magica ETS, con il coinvolgimento dell’artista carnico Adriano Fruch, autore dell’illustrazione del territorio in cui sono rappresentati una selezione di 28 (ventotto) tra le trentanove realtà espositive della rete di CarniaMusei che si distinguono per autenticità, originalità e offerta di servizi didattici. Dal portale www.radiomagica.org/smartradio, oppure inquadrando il QR code presente sulla mappa cartacea, l’utente può accedere ai contenuti – in formato audio e testo scaricabili – che raccontano storie e curiosità dei luoghi mappati. La versione digitale è curata dal Sasweb Lab dell’Università degli Studi di Udine.
Le novità.

La quarta edizione della Mappa Parlante si arricchisce dei racconti provenienti da sei realtà del territorio: la Mostra Permanente “Segni nel tempo” a Colza di Enemonzo, che conserva moltissimi oggetti e testimonianze che raccontano la vita di una volta e gli antichi mestieri, come quello dell’arrotino; la Mostra permanente della tradizione tessile fornese “Il filo dei ricordi” di Forni di Sopra, che custodisce e valorizza una ricca collezione di indumenti antichi, tra questi gli imparaticci su cui le bambine imparavano a ricamare; la Mostra Permanente della civiltà contadina di Lauco, dedicata alla filiera del latte e alle attività legate alla produzione casearia di un tempo.
E, ancora, la Mostra Permanente “Forni Avoltri nella Grande Guerra”, che racconta la vita ai tempi della Prima guerra mondiale attraverso moltissimi oggetti e testimonianze, tra cui la ricostruzione di parte di una “galleria dormitorio” scoperta nel 2007 sul monte Navagiust, dove i soldati potevano rifugiarsi e riposare; la Mostra della Pieve di Gorto a Ovaro, che ospita reperti di carattere storico, artistico e religioso sulla Pieve di Santa Maria di Gorto, tra i quali spicca la Croce Madre, datata intorno al 1500, protagonista del rito del “bacio delle croci”; infine, alla mappa si aggiunge il Museo della Civiltà Contadina di Sappada, un interessante esemplare di abitazione risalente alla prima metà dell’Ottocento, che restituisce uno spaccato della realtà quotidiana e della vita delle famiglie sappadine di una volta.