Sul tetto un giardino, sotto una panchina per leggere: il cubo della sostenibilità a Cividale

Inaugurato il cubo della sostenibilità a Cividale.

Una piccola oasi di natura, in un’area asfaltata da riqualificare: è il “Cubo della sostenibilità”, inaugurato a Cividale del Friuli in Borgo di Ponte, nella piazzetta adiacente l’ingresso laterale della Chiesa di Santa Maria dei Battuti.

Ma di cosa si tratta? Il cubo è un’opera architettonica di design in legno proveniente dalle foreste locali, lavorato e realizzato da un’azienda che opera nel rispetto della sostenibilità. “E’ una struttura al cui interno è possibile sostare per leggere, parlare e creare socialità, oltre alla possibilità di ospitarvi e costruirvi attorno piccoli eventi culturali – spiega l’assessore Angela Zappulla -. È poi stata realizzata su di esso una copertura con tetto green, un piccolo giardino a vista, che rappresenta l’idea di restituire una superficie verde di 10 mq ad un luogo dove viene collocata un’opera antropica posata su asfalto, con l’obiettivo di favorire l’abbattimento della produzione di CO2 nell’ottica dell’ecosostenibilità. La scelta del collocamento del Cubo contiguo alla biblioteca è stata pensata nella prospettiva di favorire un dialogo con le nuove generazioni e gli studenti, in coerenza con uno degli obiettivi dell’Agenda, inerente l’istruzione”.

Nel 2022 il Comune di Cividale del Friuli si è classificato al primo posto nella graduatoria dei tre vincitori, per la regione Friuli Venezia Giulia, del “Premio per la sostenibilità” indetto dal GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale), conquistando un premio di 20.000 euro e il titolo di “Ambasciatore della sostenibilità”. Il concorso ha promosso i migliori progetti di recupero del patrimonio culturale con il coinvolgimento attivo delle comunità locali nell’Area Euregio composta dalle Regioni Fvg, Veneto e Carinzia.

Il lavoro sviluppato in questi anni dall’Assessorato alla Cultura, sotto la direzione dell’architetto Michele Gortan che ne è l’ideatore, ha permesso di giungere alla realizzazione di un progetto complessivo che ha visto impiegare il contributo ricevuto per veicolare la conoscenza dei 17 Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

“L’importante lavoro svolto per Agenda 2030 è solo un primo incoraggiante passo verso l’obiettivo finale di riqualificazione di un’area molto bella e storica, nonché a ridosso del Ponte del Diavolo e adiacente alla Biblioteca Civica – continua l’assessore -. Mi riferisco al chiostro attiguo a Santa Maria dei Battuti ed alla corte interna, attualmente utilizzate come aree di parcheggio, che ci auguriamo in un prossimo futuro di poter destinare alla biblioteca, a tutti coloro che vorranno leggere all’aperto circondati da un ambiente rispondente ai criteri di un luogo accogliente, inclusivo e molto centrale. Per questo stiamo cercando i fondi”.

“Inoltre col contributo vinto sono state realizzate delle borse di stoffa promozionali col logo dell’Agenda 2030, e degli speciali portachiavi, prodotti con materiale di recupero da tele di barche a vela. In più sono state create le nuove opere d’arte che vanno ad abbellire il chiostro del Monastero di Santa Maria in Valle durante il periodo di cantiere per i lavori di riqualificazione. Infine, sempre col contributo del GECT, si è potuto anche produrre un video promozionale ed esplicativo che racconta l’esperienza in corso e sensibilizza sulle finalità di sostenibilità e attenzione all’ambiente che il progetto si prefigge” conclude l’assessore.