Appalti truccati per l’acquisto degli scuolabus in Friuli Venezia Giulia, indagati 18 funzionari pubblici

Operazione “Filobus” della Guardia di finanza: appalti truccati per l’acquisto di scuolabus in Friuli Venezia Giulia, 19 gli indagati.

Una vasta indagine condotta dal Comando provinciale della Guardia di finanza di Udine ha portato alla luce gravi irregolarità in numerosi appalti pubblici per l’acquisto di scuolabus in Friuli Venezia Giulia. L’inchiesta, coordinata dalle Procure della Repubblica di Udine e Pordenone e denominata “Filobus”, avrebbe ricostruito un sistema illecito che avrebbe favorito una sola azienda con sede in provincia di Venezia, risultata vincitrice di tutte le gare analizzate.

Quattordici gare manipolate.

L’indagine, avviata nel 2022 dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Udine, ha permesso di ricostruire 14 procedure di gara bandite in diversi Comuni delle province di Udine e Pordenone, per un valore complessivo superiore a 1,6 milioni di euro. Tutte sarebbero risultate “indirizzate” attraverso la preselezione del contraente, rendendo di fatto non competitivi gli appalti.

Le Fiamme Gialle, partendo dagli esiti di precedenti attività investigative, hanno perquisito gli uffici tecnici di vari enti locali, sequestrando fascicoli di gara e computer dei funzionari coinvolti. Dalla documentazione acquisita, in particolare dalle numerose email sequestrate, sarebbe emerso un collaudato meccanismo di accordi illeciti tra alcuni funzionari pubblici e il responsabile commerciale dell’azienda fornitrice di scuolabus.

Il modus operandi.

Secondo quanto ricostruito, l’agente della società veneta contattava in anticipo gli uffici comunali per presentare i mezzi e formulare offerte economiche; collaborava alla stesura dei capitolati d’appalto, inserendo specifiche tecniche estremamente dettagliate e tali da corrispondere esattamente ai mezzi prodotti dall’azienda; contribuiva a predisporre bandi in grado di limitare o annullare la concorrenza.

Una volta pubblicate le gare, la società partecipava presentando ribassi minimi, avendo già concordato i prezzi di base con i funzionari pubblici e garantendosi così l’aggiudicazione.

Diciannove persone segnalate alle Procure.

Per questi fatti 18 funzionari pubblici e l’agente di vendita dell’azienda coinvolta sono stati segnalati alle Procure di Udine e Pordenone per il reato di “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente” (art. 353-bis del Codice Penale), che prevede pene fino a cinque anni di reclusione.

Il Tribunale di Udine ha già definito in primo grado i primi quattro procedimenti: due con sentenza di condanna e due con patteggiamento, confermando, sottolinea la Guardia di finanza, la solidità dell’impianto investigativo.

L’indagine ha inoltre evidenziato profili di responsabilità erariale a carico di alcuni funzionari pubblici per mancata contestazione di duplicazioni dei costi nella fornitura degli scuolabus e mancata applicazione delle penali contrattuali per ritardi nelle consegne. Tali elementi sono stati trasmessi alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Trieste, che valuterà eventuali danni alle casse pubbliche.