Maxi operazione dei carabinieri a Trieste.
Un’ampia operazione di controllo del territorio, messa in campo dai carabinieri con un imponente dispiegamento di uomini e mezzi, ha interessato negli ultimi giorni la città di Trieste. Le pattuglie hanno vigilato in particolare i luoghi di aggregazione e nelle zone “calde”, con l’obiettivo di prevenire episodi criminosi e scoraggiare comportamenti illeciti. Parallelamente, sono stati effettuati controlli mirati al rispetto delle normative sanitarie in bar, ristoranti ed esercizi pubblici, grazie al contributo del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) e dei NAS (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità).
I risultati dell’operazione.
L’attività ha portato a diversi provvedimenti:
- Arrestato un cittadino italiano del 1987 per maltrattamenti in famiglia nei confronti degli anziani genitori;
- Denunciato un kosovaro del 1996 trovato con un manganello telescopico di 65 cm;
- Denunciati un 20enne italiano e un 21enne senegalese per violazione del DACUR (Divieto di Accesso a determinate aree urbane);
- Segnalati alla Prefettura cinque uomini (due italiani, un turco, un pakistano e un egiziano) perché trovati con modiche quantità di sostanze stupefacenti;
- Arrestato un cittadino italiano del 1979, pluripregiudicato, per maltrattamenti in famiglia aggravati dalla presenza di un minore;
- Arrestata una cittadina rumena del 1992, ricercata e rintracciata su un autobus diretto in Spagna: deve scontare una pena di 7 anni e 6 mesi per rapina e furto in abitazione commessi a Locri nel 2019.
Sul fronte dei controlli igienico-sanitari, un esercizio pubblico di via Settefontane è stato sanzionato con una multa da 3.000 euro per violazioni alle normative sanitarie. L’attività rischia ora la chiusura. Durante l’ispezione sono stati identificati 15 avventori, di cui 11 già noti alle forze dell’ordine.