I controlli in Borgo Stazione.
La Polizia di Stato di Udine nella serata di ieri, nell’ambito di controlli straordinari disposti dal Questore, ha passato al setaccio il quartiere di Borgo Stazione, coinvolgendo oltre al personale della Questura e dell’Arma dei Carabinieri, unità cinofile della Guardia di Finanza e la Polizia locale.
All’esito dell’attività sono stati controllati 4 esercizi pubblici e sono state identificate 206 persone. Gli agenti impegnati hanno denunciato una cittadina italiana per violazione del divieto di ritorno dal Comune di Udine. Inoltre, è stato sequestrato a carico di ignoti un panetto di sostanza stupefacente di tipo hashish del peso di un etto, rinvenuto in strada celato fra i cespugli.
Arrestato un 31enne con hashish e cocaina.
Nei giorni precedenti, sempre nel corso di mirati controlli durante antidroga disposti dal Questore nella zona del Parco Martiri delle Foibe e di viale Ungheria, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Udine hanno notato un uomo che confabulava con altra persona scambiandosi qualcosa, che aveva precedentemente raccolto da terra, e subito dopo celare qualcos’altro in un’aiuola.
Fatta intervenire una Volante, l’uomo, cittadino pakistano 31enne, senza fissa dimora e fonti lecite di reddito o sostentamento, è stato controllato e trovato in possesso, tra quel che aveva addosso e quel che aveva nascosto, di due pezzi di hashish per un totale di 74 grammi, 5 dosi singolarmente confezionate di cocaina per un totale di 3 grammi, un bilancino di precisione per pesare la sostanza stupefacente, sporco della stessa, e 155 euro in banconote di tagli diversi, probabile provento di precedenti cessioni. Il 31enne è stato quindi arrestato, e condotto presso il locale carcere, per la detenzione illecita ai fini di spaccio dello stupefacente e deferito all’Autorità Giudiziaria anche per l’inosservanza del divieto di permanenza all’interno di una delle zone rosse cittadine, precedentemente comminatogli.
In sede di convalida dell’arresto, lunedì, il GIP ha disposto nei suoi confronti, sussistente l’esigenza cautelare di impedire la reiterazione del reato, la misura cautelare del divieto di dimora in tutti i comuni della regione Friuli Venezia Giulia. A seguito del recente rigetto dell’istanza di protezione internazionale che aveva presentato in passato, l’uomo è stato infine condotto dagli agenti della Questura al CPR di Gradisca d’Isonzo per il successivo rimpatrio.