Spaccio a Trieste: arrestati 4 albanesi e sequestrato oltre un chilo di cocaina.
È scattata nella tarda serata di lunedì 1° dicembre un’importante operazione antidroga condotta dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Trieste, al termine di una complessa e articolata attività investigativa durata circa sei mesi e coordinata dalla sostituto procuratore Chiara De Grassi della Procura della Repubblica di Trieste.
Quattro cittadini di origine albanese, residenti in città e tra loro ben organizzati, sono stati arrestati in flagranza di reato con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina. Le indagini hanno permesso di ricostruire un fiorente giro di spaccio al dettaglio, con decine di cessioni documentate a clienti fidelizzati. Per eludere i controlli, il gruppo utilizzava auto a noleggio sempre diverse, adottando così un modus operandi studiato per rendere difficoltose le investigazioni. Le consegne venivano effettuate direttamente “a domicilio”, con modalità degne di un sistema di distribuzione professionale.
Gli arresti e come funzionavano le consegne di droga.
Tra gli arrestati anche due fratelli, considerati gli elementi cardine dell’organizzazione, che avevano il compito di ricevere le ordinazioni, suddividere e preparare le dosi, mentre gli altri due membri si occupavano della distribuzione nei principali luoghi della “movida” triestina.
Durante il blitz, i Carabinieri hanno sequestrato circa un chilo di cocaina, parte della quale già confezionata e pronta per la vendita, oltre a 2.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita, e materiale utile al confezionamento delle dosi. Dalle ricostruzioni investigative è emerso che una parte degli incassi veniva reinvestita per l’acquisto di nuova droga, mentre una quota veniva inviata in Albania.
Sorprendono alcuni dettagli emersi nel corso delle indagini: ai clienti più affidabili, la cocaina veniva ceduta anche a credito, e in alcuni casi i pagamenti avvenivano tramite bonifici bancari. La rete di spaccio era così efficiente e richiesta che, in più occasioni, il gruppo non riusciva a far fronte all’elevata domanda.
L’operazione si è conclusa con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei quattro soggetti, provvedimento convalidato dal Tribunale di Trieste su proposta della Procura, a conferma della solidità del quadro accusatorio raccolto dai Carabinieri.





