Contrabbando di sigarette e alcolici, operazione della finanza: arresti anche in Fvg

L’operazione della Guardia di finanza.

Dalle prime luci dell’alba di oggi oltre cento militari delle Fiamme Gialle trentine, col supporto dei reparti territoriali competenti per territorio, stanno effettuando arresti e perquisizioni su tutto il territorio nazionale nei confronti di una agguerrito network, articolato in cinque gruppi interconnessi, composto prevalentemente da soggetti di nazionalità italiana, rumena, moldava, ucraina greca e maltese, dedito al contrabbando internazionale di sigarette, prodotti energetici e alcolici con importanti ramificazioni in Slovenia, Germania, Belgio, Inghilterra, Olanda, Polonia, Francia, Bulgaria e Grecia, paesi da e verso i quali veniva importata ed esportata la merce di contrabbando.

Si tratta dell’operazione “Melita”, che si è appena conclusa con l’esecuzione di una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di 28 indagati, 20 dei quali ricercati sul territorio nazionale nelle province di Bari, Roma, Trieste, Latina, Napoli, Campobasso, Caserta, Perugia, Lecce, La Spezia, Massa Carrara, Isernia, Alessandria, Treviso, Venezia e le restanti 8 all’estero in Croazia, Belgio, Moldavia, Inghilterra, Germania e Bulgaria.

Le catture eseguite in queste ore – disposte nei confronti dei soggetti che, nel corso delle attività, sarebbero stati individuati come principali responsabili del network dedito all’acquisto, stoccaggio e commercializzazione di ingenti partite di prodotti di contrabbando – si vanno ad aggiungere ai due arresti in flagranza di reato già effettuati nel corso delle indagini.

La merce arrivava anche da Tarvisio e Trieste.

Grazie all’ausilio di sofisticate strumentazioni tecniche utili a disvelare doppifondi o carichi di copertura, nonché ricorrendo ad intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, è stato possibile ricostruire un fiorente traffico illecito di prodotti di contrabbando provenienti da numerosi paesi europei (in particolare Slovenia e Germania) trasportati a bordo di autoarticolati, pullman, furgoni e anche singole autovetture spesso dotati vani nascosti o accompagnati da carichi di merce di copertura, che giungevano in Italia anche dai valichi di Prato La Drava, Tarvisio e Trieste oltre che dal Brennero.

Nei guai anche una distilleria.

Tra le altre cose, è emerso anche il coinvolgimento di una distilleria con sede in Trentino che ha tentato di contrabbandare un ingente quantitativo di prodotti alcolici in evasione dei diritti doganali, tramite il trasferimento fraudolento di due carichi di vodka (39.960 bottiglie), sequestrati a Verona a marzo del 2019.

Nel corso delle indagini si è rivelata preziosa la cooperazione fornita dalle polizie estere dei vari paesi coinvolti, attivate attraverso lo strumento della cooperazione internazionale giudiziaria, nonché il coordinamento effettuato dalla D.N.A.A. a seguito delle numerose convergenze con altre Procure Distrettuali (in particolare le D.D.A. di Bari, Napoli e Trieste).

All’esito delle investigazioni, sulla base degli elementi probatori allo stato raccolti, è stata segnalata all’autorità giudiziaria trentina la posizione di 115 soggetti (di nazionalità italiana, rumena, moldava, ucraina greca, maltese), fra i quali i 28 odierni arrestati, indiziati a vario titolo – tra le altre cose – di associazione a delinquere finalizzata al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici e sulle bevande alcoliche, il tutto con l’aggravante del reato transnazionale. Fra questi, 5 indagati sono stati anche segnalati alle competenti Procure della Repubblica quali indebiti richiedenti e percettori del reddito di cittadinanza.

I finanzieri trentini hanno anche ricostruito l’ammontare dei tributi evasi (accise, diritti doganali e altre imposte dovute) pari a oltre 27 milioni di euro, nonché l’avvenuta immissione in consumo di ulteriori 160 tonnellate di t.l.e. e di oltre 16 milioni di litri di prodotti alcolici.