Fabio Floriduz era alla guida dell’auto che si è scontrata frontalmente contro un bus.
La comunità di Vajont in lutto per la scomparsa di Fabio Floriduz, ingegnere 43enne morto ieri nel tragico incidente stradale avvenuto alle porte di Maniago, lungo la Strada Regionale 464. Chi lo conosceva, lo descrive come una persona solare, allegra e piena di progetti per il futuro. Tra questi, il desiderio di sposarsi e costruire una famiglia.
La notizia si è diffusa rapidamente nel piccolo comune montano, dove Fabio viveva insieme alla madre. Il dolore ha colpito profondamente anche la sorella e l’intero tessuto sociale locale, scosso dalla perdita improvvisa di un uomo amato e stimato.
Nelle ore successive al drammatico incidente, sono emerse numerose testimonianze che tratteggiano un profilo affettuoso e sincero di Fabio. Un ragazzo allegro con in mente un importante passo: il matrimonio. Progetti, sogni e speranze che si sono infranti contro il destino quella mattina maledetta.
La dinamica dell’incidente
Secondo le prime ricostruzioni fornite dalle forze dell’ordine, l’incidente è avvenuto poco dopo le 7 del mattino, quando la Volkswagen Passat guidata da Floriduz si è scontrata frontalmente con una corriera di linea carica di studenti e pendolari. Pare che l’ingegnere stesse tentando un sorpasso azzardato di un trattore con rimorchio quando si è trovato davanti il bus proveniente dalla direzione opposta. Il tentativo di rientrare nella corsia non è andato a buon fine: l’impatto è stato violentissimo. Il contachilometri dell’auto si sarebbe fermato sui 110 km/h. Per Fabio non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo.
Un dettaglio emerso nel corso delle indagini ha sollevato ulteriori interrogativi: la patente di guida di Floriduz risultava sospesa, a seguito di una precedente infrazione per sorpasso pericoloso, violazione dell’articolo 148 del Codice della Strada.
Il bilancio dell’incidente
Oltre alla tragica morte di Fabio, l’incidente ha causato diversi feriti. L’autista della corriera è rimasto incastrato tra le lamiere per due ore, prima di essere liberato dai Vigili del Fuoco e trasportato in elicottero all’ospedale di Udine, dove si trova ricoverato in condizioni serie ma stabili. Numerosi studenti presenti a bordo del mezzo hanno riportato ferite lievi e contusioni, venendo condotti all’ospedale di Pordenone per accertamenti.




