False fatture per 50 milioni: scoperta maxi frode nel distretto friulano

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Scoperto un giro di false fatture per 50milioni di euro.

Un sistema di frode fiscale di proporzioni imponenti è stato smascherato dalla Guardia di Finanza di Udine nell’ambito dell’operazione “Carta Bianca”: quattordici imprenditori di origine cinese sono stati denunciati per aver emesso e utilizzato fatture false per oltre 50 milioni di euro, con un’evasione dell’IVA stimata in 11 milioni di euro.

Come funzionava la frode.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Udine e sviluppata dai militari della Compagnia di Cividale del Friuli, ha portato alla luce un sofisticato schema fraudolento che coinvolgeva sei imprese “cartiere” sparse sul territorio nazionale. Le aziende, formalmente intestate a prestanome nullatenenti, erano in realtà prive di qualunque attività economica e servivano esclusivamente a generare documenti fittizi per abbattere il carico fiscale delle imprese reali.

Tre aziende locali, gestite da cittadini cinesi e attive nel distretto industriale del “Triangolo della Sedia”, risultano aver contabilizzato operazioni inesistenti per oltre 2,3 milioni di euro, evadendo così più di 500 mila euro di IVA. Le “cartiere” emittenti, anch’esse riconducibili a soggetti di origine cinese, fungevano da copertura per simulare transazioni mai avvenute.

L’inchiesta ha superato i confini regionali, con segnalazioni inviate alle procure di Milano, Torino, Firenze, Lecco, Treviso e Roma. Sono stati inoltre individuati 109 utilizzatori delle false fatture al di fuori della giurisdizione friulana, per i quali sono in corso accertamenti fiscali e patrimoniali da parte dei reparti competenti della Guardia di Finanza.

Il sequestro.

Il Gip del Tribunale di Udine ha disposto due provvedimenti di sequestro preventivo per un valore complessivo di 974.890 euro, già eseguiti in parte con il blocco di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie per oltre 600.000 euro, riconducibili a quattro persone tra amministratori di diritto e di fatto di tre aziende operanti nella tappezzeria.

L’operazione si inserisce nelle attività di contrasto alle frodi fiscali condotte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Udine, con l’obiettivo di tutelare il sistema economico sano e le imprese che rispettano le regole.