L’infortunio su una nave al’linterno dello stabilimento Fincantieri di Panzano, a Monfalcone.
Infortunio sul lavoro nella tarda mattinata di oggi all’interno dello stabilimento Fincantieri di Panzano, a Monfalcone. Intorno alle ore 11, un giovane operaio di nazionalità straniera è rimasto ferito mentre si trovava a bordo di una nave in fase di consegna.
Le circostanze dell’incidente sono ancora in fase di accertamento, ma le prime ricostruzioni non escludono l’ipotesi di una caduta da un’altezza non ancora definita. L’uomo, soccorso prontamente dal personale del 118, è stato stabilizzato sul posto e successivamente trasportato in ospedale con l’elisoccorso. All’arrivo dei sanitari, risultava cosciente.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i vigili del fuoco e i carabinieri, incaricati di chiarire la dinamica dell’accaduto e di verificare eventuali responsabilità. Le indagini sono tuttora in corso.
Cisint:“Massima vicinanza al lavoratore. Il lavoro e la persona devono essere sempre al centro”
“Ancora una volta, siamo a trepidare per le condizioni di salute di un lavoratore dei nostri cantieri navali. Un abbraccio forte al lavoratore a cui va tutta la mia vicinanza, assieme a quella verso i suoi cari – ha commentato on. Anna Maria Cisint – . Penso di esprimere il sentire comune della città, nell’unirmi all’augurio che possa riprendersi pienamente e rapidamente da questo infortunio, affrontato con una encomiabile efficienza da parte dei nostri servizi sanitari.
Ogni episodio di questo genere, indipendentemente dalle sue dinamiche contingenti, per ogni monfalconese è sempre occasione di riflessione perché riporta alla mente di tutti noi l’orgoglio di appartenenza alla storia importante del nostro cantiere, ma anche alle radicali trasformazioni di questi anni e quelle presenti. Il successo di ogni impresa economica si basa su molti fattori, ma al centro ci deve sempre essere il valore da dare al Lavoro e alla persona. Tecnici e maestranze sono il cuore pulsante dell’azienda, ne sono la risorsa più importante e per questo il modello produttivo deve conciliare interessi e tutele collettive. Nel momento in cui si esprime la piena vicinanza nei confronti della maestranza coinvolta, viene dunque naturale interrogarsi sul percorso ancora aperto con Fincantieri sulla questione generale di cosa si deve fare per dare valore e centralità al lavoro con tutte le relative implicazioni sul modello organizzativo, sui fabbisogni, sulla responsabilità sociale d’impresa secondo una sollecitazione che la città da troppo tempo aspira possa essere affrontata in modo diverso per tutte le ricadute che sinora ne sono derivate.
Nell’essere solidali con questo giovane operaio, non si può non considerare il fatto che ci sono sedi e luoghi da attivare avendo a cuore il valore del lavoro e delle maestranze che operano nello stabilimento più importante della nostra città.”