Singolare protesta dei cittadini di Pagnacco e Tavagnacco contro la realizzazione di una centrale a biometano fra i due Comuni.
Mollette da bucato da mettere sul naso per opporsi alla realizzazione della centrale a biometano fra i comuni di Pagnacco e Tavagnacco. I cittadini della zona hanno scelto di protestare in questo modo. “Una protesta popolare si può promuovere e realizzare anche in modo ironico, senza per questo abbassare la guardia”, come ha spiegato la consigliera regionale Serena Pellegrino di Alleanza Verdi Sinistra a margine dell’incontro promosso dal comitato che si oppone alla costruzione della centrale.
“I cittadini dei due Comuni – prosegue Pellegrino – hanno distribuito delle mollette da bucato da mettersi sul naso per dimostrare che il problema odorigeno potrebbe caratterizzare non solo l’area comunale di Pagnacco, direttamente interessata dal progetto, ma soprattutto quella limitrofa delle frazioni di Branco, Feletto e Colugna del comune di Tavagnacco. È un impianto che deve necessariamente trovare un’altra collocazione che sia congrua e, se del caso, realizzarla in quel sito”.
“Qui è un problema politico – incalza l’esponente delle opposizioni – e la politica lo deve risolvere. I proponenti e i professionisti hanno fatto la loro parte e curato i loro interessi economici, non ecologici, ma chi ha in mano la scelta finale è la Giunta regionale, nella figura dell’assessore Scoccimarro che dovrà rispondere ai residenti, facendosi carico delle esigenze di chi vuole vivere con qualità una vita degna di
questo nome e che con questo insediamento tutto ciò verrebbe meno. Va ribadito che un’area può essere idonea per un impianto fotovoltaico ma assolutamente no per una centrale a biogas”.
“Alla luce di quanto sta accadendo in varie zone della nostra bella Regione, sono ancora più convinta della bontà del voto contrario dato in Aula da me come esponente di Avs alla legge regionale 4 marzo 2025, n. 2 recante norme per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili sul territorio regionale”, conclude.
