Nuova truffa del catalogo, sempre più persone raggirate

La nuova truffa del catalogo venduto porta a porta.

Chiedono di firmare per testimoniare l’avvenuta consegna del catalogo, ma in realtà propinano un contratto di acquisto vincolante. E’ questa l’ultima truffa porta a porta scoperta dal personale Federconsumatori Friuli Venezia Giulia. Sempre più cittadini, infatti, ignari di sottoscrivere un contratto, si ritrovano a impegnarsi in acquisti da migliaia di euro, presentandosi successivamente agli sportelli dell’associazione di tutela dei consumatori per denunciare l’accaduto. Protagoniste del raggiro sono delle società che hanno sede nella zona di Brescia e Padova e che generalmente mutano ragione sociale appena scoperte.

Come funziona la truffa

Il modus operandi è sempre il medesimo: il consumatore viene contattato al telefono da un operatore il quale preannuncia l’apertura di un punto vendita dell’azienda in un paese limitrofo rispetto alla residenza dell’ignaro consumatore e che prospetta una campagna pubblicitaria comprensiva della consegna di cataloghi senza impegno d’acquisto, e fidelity cards che darebbero diritto a vantaggiosi sconti.

Al termine di questi colloqui telefonici gli operatori convincono il consumatore a fissare un incontro presso la propria abitazione con l’agente dell’azienda il quale provvede a consegnare un catalogo e la carta fedeltà. Al momento di congedarsi, con molta fretta e solitamente sul portone di casa, l’agente fa sottoscrivere all’ignaro cittadino un modulo; rassicurando il consumatore che non si tratta assolutamente di apporre un autografo per la sottoscrizione di un contratto viene richiesta una firma per certificare di aver ricevuto il catalogo.

Solo un mese dopo, ovvero alla visita di un secondo agente incaricato a ritirare l’ordine d’acquisto, l’utente si accorge che ciò che aveva sottoscritto lo vincola ad un acquisto di beni per un importo minimo che varia, a seconda delle aziende, dai 2.800 ai 7.000 euro.

Come rescindere il contratto

Agli sportelli di Federconsumatori pervengono centinaia di segnalazioni come queste, risolte solitamente con grande velocità grazie all’intervento degli operatori dell’associazione che, in 12 – 24 ore fanno annullare l’ordine, anche perché il consumatore dispone di un periodo di quattordici giorni per recedere da un contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali. La speranza è che la guardia di finanza possa a breve porre fine a questo circolo vizioso della truffa tramite catalogo.