Il Tribunale del Riesame ha concesso i domiciliari a Pren Shota.
Pren Shota, padre dell’assassino di Vladimir Topjana, uscirà dal carcere. A stabilirlo è stato il Tribunale del Riesame, che ha accolto la richiesta della difesa disponendo per il 66enne la misura degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico. L’uomo, residente a Sacile, è accusato di concorso in omicidio insieme al figlio Rogert Shota, arrestato la notte stessa del delitto.
L’omicidio di Fontanafredda: la ricostruzione.
I fatti risalgono al 6 aprile scorso. Vladimir Topjana, 43 anni, cittadino albanese, è stato ucciso con due colpi di pistola alla testa e all’addome di fronte al Bar Sporting Milan Club di Fontanafredda, al culmine di una violenta lite tra connazionali. La discussione, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe avuto origine a Sacile, nei pressi di un altro bar, e riguarderebbe un terreno conteso tra le due famiglie in Albania.
La situazione è degenerata rapidamente. Testimoni raccontano che, durante lo scontro fisico, Vladimir Topjana avrebbe morso l’orecchio di Pren Shota. È in quel momento che Rogert Shota avrebbe estratto l’arma e sparato, uccidendo Topjana. L’aggressore è stato arrestato poche ore dopo a Orsago, nel trevigiano.
Le accuse.
Pren Shota è stato accusato di concorso in omicidio. L’ipotesi degli inquirenti era che fosse a conoscenza dell’arma e che, in qualche modo, avesse favorito l’azione del figlio. Durante gli interrogatori l’uomo ha fornito la sua versione dei fatti e ha rilasciato dichiarazioni spontanee.
Il Tribunale del Riesame, pur mantenendo l’accusa, ha escluso che il 66enne abbia istigato o rafforzato l’intento omicida del figlio, motivo per cui ha ritenuto non necessaria la detenzione in carcere, disponendo i domiciliari con sorveglianza elettronica.