Uccisa a Pantianicco, l’autopsia per far luce sulla morte di Benita

Affidato l’incarico per l’autopsia sul corpo di Benita Gasparini.

La Procura della Repubblica di Udine ha conferito l’incarico al medico legale Carlo Moreschi per eseguire l’autopsia sul corpo di Benita Gasparini, l’anziana di 89 anni trovata morta nella sua abitazione a Pantianicco. L’omicidio ha sconvolto la comunità locale, e gli investigatori cercano disperatamente di gettare luce su questo tragico evento.

L’esame esterno del corpo, condotto dallo stesso dottor Moreschi poco dopo il ritrovamento del cadavere, ha già fornito alcuni indizi importanti, ma ora si spera che l’autopsia possa rivelare ulteriori elementi cruciali per le indagini. Tra le prove raccolte sul luogo del delitto, si fa riferimento a impronte rinvenute sia in casa sia sul coltello, rinvenuto a breve distanza dal corpo della vittima, che potrebbe essere l’arma utilizzata nell’omicidio. La donna presentava profonde ferite alla testa e una coltellata alla schiena.

Tutti e cinque i figli sono stati ascoltati dai carabinieri, inclusi i due che si trovavano fuori città al momento del delitto. Da quanto trapela, le telecamere di sicurezza che riprendono il vialetto di ingresso alla casa della vittima non hanno registrato l’ingresso o l’uscita di individui sospetti nel periodo di tempo in cui si presume sia avvenuto l’omicidio. Tuttavia, gli inquirenti non escludono la possibilità che i responsabili abbiano utilizzato una porta sul retro come via di fuga, sfuggendo così alle telecamere di sorveglianza.