Reperti archeologici in casa come souvenir, scatta il sequestro in Friuli

I carabinieri hanno sequestrato 38 reperti archeologici.

I Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Udine hanno consegnato all’Ambasciata della Repubblica di Bulgaria e all’Ambasciata della Repubblica Araba d’Egitto, rispettivamente 38 manufatti metallici di natura archeologica (tra cui monete, dardi, punte di freccia, appliques e fibule) e 2 bronzetti votivi mummiformi. Si tratta di materiale proveniente da un’illecita detenzione presso un privato, custodito in Italia senza alcuna autorizzazione.

I preziosi reperti sono stati consegnati a Roma, lo scorso 06 dicembre, dal Comandante del Nucleo TPC di Udine, il Magg. Alessandro Volpini, direttamente nelle mani dell’Ambasciatore di Bulgaria, Todor Stoyanov, e del Vice Capo Missione Egiziana in Italia, dott.ssa Nevine Elsaaed (per conto di Bassam Essam Rady), al termine di una lunga indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Udine, intrapresa già dal 2021, a riscontro degli sviluppi dell’attività informativa finalizzata alla ricerca di beni culturali illecitamente detenuti da un privato cittadino residente in provincia di Udine.

Le perquisizioni domiciliari disposte dall’Autorità Giudiziaria, condotte in concerto con il personale del Nucleo Operativo della Compagnia carabinieri di Cividale del Friuli, avevano infatti permesso di sequestrare un’ingente quantità di beni di natura archeologica, molti dei quali acquistati dall’uomo durante le proprie vacanze all’estero e portati in Italia a come di souvenir.