L’alluvione del 16 e 17 novembre non ha risparmiato il Molino Tuzzi, realtà storica e punto di riferimento della comunità.
L’alluvione del 16 e 17 novembre non ha risparmiato il Molino Tuzzi, realtà storica e punto di riferimento della comunità da oltre 130 anni. Le acque, penetrate con forza negli spazi di produzione, hanno danneggiato macchinari, farine, magazzino e ambienti di lavoro, compromettendo gravemente la continuità dell’attività. I danni stimati sono ingenti e il mulino sarà costretto a fermarsi per diversi mesi. Un blocco particolarmente pesante, perché coincide con il periodo più redditizio dell’anno: assenza totale di entrate, a fronte di costi immediati per pulizia, messa in sicurezza e ripristino delle attrezzature.
Nonostante la gravità della situazione, le prime ore dopo la tragedia hanno rivelato la forza di una comunità unita. Decine di persone sono accorse spontaneamente con pale, secchi e mani pronte ad aiutare, offrendo un sostegno concreto che ha dato energia e speranza nei momenti più critici. Un gesto collettivo che testimonia quanto il Molino Tuzzi sia radicato nel tessuto sociale e affettivo del territorio.
Per permettere a tutti — anche a distanza — di contribuire alla ripartenza, è stata lanciata una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, che in poche ore ha coinvolto oltre 400 persone e raccolto più di €15.000. Le donazioni serviranno a coprire le spese più urgenti e a sostenere la pianificazione degli interventi necessari per rimettere in funzione il mulino. Ogni contributo, anche piccolo, è un passo verso la rinascita di un luogo che da oltre un secolo macina lavoro, tradizione e identità.






