Sparatoria a Udine, convalidato il fermo: il 42enne resta in carcere

Convalidato il fermo di Luca Levacovich.

Resta in carcere Luca Levacovich, 42 anni, indagato per la sparatoria avvenuta martedì sera in via della Roggia. Questa mattina il giudice per le indagini preliminari di Udine ha convalidato il fermo e disposto nei suoi confronti la misura cautelare in carcere. L’udienza di convalida si è tenuta nella casa circondariale di via Spalato e Levacovich, assistito dal suo avvocato, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip.

L’uomo si era presentato spontaneamente alla polizia il giorno dopo la sparatoria, durante la quale sono rimaste ferite quattro persone, due delle quali in modo grave. Le loro condizioni sarebbero in miglioramento comprese quelle del ferito più grave, raggiunto da un colpo all’addome, è ora fuori pericolo.

Secondo gli investigatori, all’origine dell’episodio vi sarebbe una faida tra due famiglie rom storicamente presenti a Udine. Il motivo scatenante sarebbe il mancato rispetto delle consuetudini legate al lutto: una delle parti coinvolte avrebbe trasgredito alle regole che impongono, in tali periodi, restrizioni alla vita pubblica e sentimentale. Tra i protagonisti del dissidio figura anche il genero acquisito di un membro della nuova famiglia.