Scontro tra manifestanti e polizia a Trieste.
Momenti di tensione questa mattina a Trieste, durante il corteo per celebrare gli 80 anni dalla Liberazione dal nazifascismo. La manifestazione, partita dal quartiere di San Giacomo, è stata aperta da uno striscione con la scritta: “L’antifascismo è nostro e non lo deleghiamo”. Poco dopo l’avvio del corteo, però, si sono verificati scontri tra un gruppo di manifestanti e le forze dell’ordine.
Dopo appena poche centinaia di metri, la tensione è cresciuta. Un gruppo ristretto di manifestanti antagonisti ha avuto un acceso confronto con gli agenti presenti, degenerato in brevi scontri. Spintoni, qualche manganellata e colpi scambiati in un clima di forte agitazione, mentre passanti e commercianti della zona hanno vissuto attimi di paura. L’intervento di Polizia e Carabinieri ha però rapidamente ristabilito l’ordine e il corteo ha potuto proseguire.
Durante la manifestazione si sono levati cori scanditi al grido di “siamo tutte antifasciste, siamo tutti antifascisti”, accompagnati dalla distribuzione di volantini in cui si esalta la Resistenza e si muovono critiche dirette al governo guidato da Giorgia Meloni.
I manifestanti, provenienti da diverse realtà associative, movimenti sociali e sindacati di base, sono attesi al punto d’incontro fissato dalla Cgil davanti al monumento ai caduti di Servola, Sant’Anna e Coloncovez. Da lì, il corteo proseguirà unito verso la Risiera di San Sabba, luogo simbolo della memoria della deportazione e dell’eccidio, dove si terrà la cerimonia istituzionale principale della giornata.
La condanna del Sindacato Autonomo di Polizia.
“Chi usa la violenza contro la Polizia e le Forze dell’Ordine, dimostra di essere contrario allo Stato e in una giornata come quella della Liberazione, di essere anche contro la libertà. Quella, ad esempio, di manifestare liberamente e in maniera civile, valore che è tutelato proprio dalle Forze dell’Ordine”, ha dichiarato il Segretario Regionale del SAP Fvg Lorenzo Tamaro .
“Chi ha utilizzato la violenza contro lo Stato e vorrebbe imporre agli altri le proprie idee, sono i soliti noti antagonisti, professionisti del disordine, propagatori dell’odio che non hanno nulla da insegnare perché utilizzano metodi che sono tipici di regimi totalitari e non di sicuro di quelli democratici” ha continuato il Segretario Regionale SAP F.V.G. –
“Ancora una volta hanno utilizzato la violenza contro gli operatori di Polizia dimostrando il loro lato peggiore. Il SAP F.V.G. è solidale e vicino agli agenti vittime delle violenze e delle aggressioni che si sono verificate”, ha concluso Lorenzo Tamaro.