Tragedia del Natisone, uno degli indagati chiede il giudizio immediato

L’operatore della Sores, indagato per la tragedia del Natisone, ha chiesto di saltare l’udienza preliminare.

L’operatore della Sores indagato per omicidio colposo nella tragedia del Natisone ha deciso di affrontare il giudizio senza passare per l’udienza preliminare. L’istanza di giudizio immediato è stata depositata martedì 17 giugno dall’avvocato Maurizio Miculan, che assiste il tecnico della sala operativa regionale. Una mossa che cambia l’assetto processuale e che punta ad accelerare i tempi di un caso giudiziario destinato a far discutere.

Il dramma risale al 31 maggio 2024, quando tre ragazzi furono travolti e uccisi dalla piena del fiume Natisone, a Premariacco, mentre erano in attesa dei soccorsi. Oltre all’operatore della Sores, risultano indagati altri tre operatori dei Vigili del Fuoco, anch’essi in servizio nella centrale operativa durante quelle ore cruciali.

Il prossimo passo sarà ora in mano al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Udine, che dovrà decidere se accogliere la richiesta e fissare la data della prima udienza. Il processo, se confermato il giudizio immediato, si svolgerà davanti a un giudice monocratico.