Scontro sul Pride transnazionale di Gorizia, Ziberna: “Contro l’omofobia, ma manifestazione inutile”. Gli organizzatori: “Ci dia allora il patrocinio”

Scontro sul Pride transfrontaliero.

Ha lasciato passare giusto qualche ora dall’annuncio e subito l’affondo: “Il gay pride è una manifestazione inutile”. Il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, non ha lasciato passare molto tempo dopo l’annuncio dell’Fvg Pride 2021 che, come spiegato questa mattina dagli organizzatori, si chiuderà con la manifestazione a Gorizia e Nova Gorica il 4 settembre.

Le dichiarazioni del sindaco di Gorizia Ziberna. 

“Qualche anno fa lo scrittore Aldo Busi, parlando del Gay pride – tuona Ziberna – disse che al posto delle paillettes avrebbe voluto che i dimostranti sfilassero con le tute da lavoro e oggi ancora di più tale affermazione mi sembra azzeccata”. Il sindaco dice non non avercela con il popolo Lgbtqia+. “Condanno risolutamente l’omofobia e tutto ciò che è discriminazione e violenza – chiarisce Ziberna- , perché libertà significa anche poter amare chi si desidera, indipendentemente dal sesso e proprio per questo ritengo che l’ostentazione provocatoria e superficiale tipica dei Gay pride rappresenti una mancanza di rispetto verso chi vive quotidianamente questa realtà, anche pubblicamente, senza sentire il bisogno di scendere in piazza con atteggiamenti che, a volte, rasentano il ridicolo e tendono a rimarcare una diversità che, per il sottoscritto e per la stragrande maggioranza degli italiani non esiste”.

La risposta del Fvg Pride. 

Parole che hanno scatenano subito la reazione del presidente di Fvg pride ODV Nacho Quintana Vergara. “Cogliamo con entusiasmo la sua posizione netta contro le discriminazioni sulla base dell’identità sessuale e quindi ci aspettiamo di approfondire queste tematiche insieme quando ci concederà un incontro organizzativo successivo al patrocinio del Comune di Gorizia, che in seguito alle sue parole non può evidentemente mancare”, afferma.

“Se la sua preoccupazione è il mondo del lavoro, può essere tranquillo che siamo di parte: le persone LGBTQIA+ del territorio sono abituate a partecipare assiduamente anche alle manifestazioni del 1 maggio, come a tutte quelle per la parità dei diritti e la dignità delle persone. Inoltre – continua Vergara – il primo cittadino goriziano dovrebbe riflettere anche sul fatto che portare migliaia di persone a Gorizia è per le e gli esercenti del territorio una ricca opportunità di ripresa”.