La colonna della berlina di Moggio Udinese e le torture medievali

L’antica colonna in pietra a Moggio Udinese che porta la scritta “Supplicio dei malfattori” dove erano poste le persone alla berlina fa ancora monito e sinistra mostra di sé dal 1653, sulla piazza centrale all’inizio del viale che conduce al convento.

La berlina nel Medioevo.

In tempo medievale, porre alla berlina una persona era una sorta di vendetta e punizione pubblica con una componente vendicativa. Ogni borgo importante aveva un proprio statuto che prevedeva punizioni da applicare alle persone che dovevano sottoporsi anche a pene fisiche, quali bastonate o lesioni.

Una forma penitenziale considerata minore prevedeva al malcapitato di recitare un certo numero di preghiere inginocchiato con sassolini sotto le ginocchia e una candela in mano. Altra punizione prevedeva di imprigionare le mani del condannato in un ceppo posto sulla pubblica piazza.

A quei tempo, nel feudo di Moggio la giustizia era gestita dai monaci dell’abbazia. Altre berline si possono vedere nelle piazze del centro storico di Arta Terme, Malborghetto e Tarvisio.