I Magredi e il rapporto con l’uomo, l’affascinante mostra di Villa Manin

La mostra a Villa Manin sul rapporto tra uomo e Magredi.

Anche Villa Manin spalanca di nuovo le sue porte, dopo il lungo periodo di forzata chiusura causata dalla pandemia, e offre ai suoi visitatori la possibilità di accedere ad una nuova mostra, “Il paesaggio dei Magredi”, visitabile presso la Sala Esposizioni, Barchessa di Levante, dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19.

La rassegna, organizzata dall’Ente Regionale per il Patrimonio culturale del Fvg e curata da Daniele Fantin e Guido Comis, vuole illustrare, attraverso cinquanta immagini catturate dall’occhio di fotografi friulani, l’aspetto attuale dei Magredi, ovvero delle praterie che coprono l’alta pianura friulana situate nel punto in cui le acque dei torrenti Cellina e Meduna sprofondano nella falda acquifera. Lo scopo dell’esposizione non è una raccolta di immagini volte a rappresentare l’aspetto puramente naturale dei Magredi, bensì il paesaggio che si è concretizzato negli anni attraverso un rapporto a volte armonico, altre volte conflittuale con la presenza dell’uomo.

Questi luoghi infatti, oggi come oggi, sono caratterizzati da un incontro tra elementi naturali e artificiali (praterie e garitte, greti e viadotti, fiumi e canali) che concorrono a definire un panorama geometrico, severo e scabro, ma estremamente affascinante. Gli autori degli scatti sono Samantha Banetta, Antonio Cordenons, Elisa Cozzarini, Stefano Fabian, e Silvio Vicenzi. In mostra sono presentate anche foto documentarie del fotografo Stefano Zaninini (Golene Tagliamento) e dello studio di ingegneria D’Orlando Engineering.

La visita a Villa Manin sarà anche l’occasione di ammirare le statue della balaustra recentemente ricollocate dopo un accurato restauro.