Fedriga in pressing su Roma: “Siano le Regioni a decidere quando riaprire le attività”

Appello di Fedriga e dei Governatori di centrodestra.

Norme quadro per la “fase due” dettate dal Governo, però con margine di manovra per le Regioni. È la proposta che il Governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga, ha inviato a Roma assieme ad altri presidenti di regioni amministrate dal centrodestra.

In quella che cataloga come “proposta seria e costruttiva”, Fedriga evidenzia “due norme fondamentali: il Governo dia delle norme quadro quali distanza di sicurezza da adottare, dispositivi da utilizzare, quante volte lavarsi le mani, accessi massimi all’interno delle strutture, ma facciamo sì che chi rispetta le disposizioni possa riaprire”.

Una considerazione che si sposa con le proteste delle categorie economiche, scese virtualmente in piazza negli scorsi giorni. Dai baristi ai ristoratori, fino ai parrucchieri, le categorie hanno manifestato contro la decisione del premier Giuseppe Conte di prolungare il lockdown fino al 1° giugno. “Il Governo faccia accordi con le diverse categorie, ma è necessario ripartire – ha incalzato Fedriga -. All’interno delle norme quadro, sia dia la possibilità alle singole regioni, rispetto alle peculiarità e al numero di contagi sul territorio, di scegliere se aprire o chiudere di più. Il tutto, sotto il cappello di un coordinamento nazionale”.

“La proposta avanzata da tutte regioni di centrodestra – conclude Fedriga – rispetta leali rapporti collaborazione Stato-regioni, vuole tutelare la salute di tutti ma al contempo mira a garantire lavoro ed economia. Se lasciamo indietro uno dei due filoni, salterà il sistema sanitario o quello economico, e ci troveremo con nuove povertà difficilmente recuperabili”.