Il sì del Consiglio regionale alla proposta di legge nazionale “Salva Sagre”.
L’Aula del Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il progetto di legge nazionale (PLN 5) “Salva Sagre”, un provvedimento che risponde all’urgente richiesta delle associazioni di volontariato di alleggerire la burocrazia e gli oneri di sicurezza che gravano sull’organizzazione di feste e sagre di paese.
La proposta, promossa dal presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin, nasce dall’esigenza di superare le difficoltà create dalla stratificazione normativa – in particolare dopo la stretta sulle sicurezza successiva ai fatti di Piazza San Carlo a Torino nel 2017 – che imponeva adempimenti spesso sproporzionati alla dimensione degli eventi. L’obiettivo è introdurre il principio di proporzionalità, distinguendo gli oneri per manifestazioni piccole, medie e grandi.
Le semplificazioni chiave per gli eventi minori
La legge, che ora passa al vaglio del Parlamento, prevede importanti snellimenti per gli eventi di portata minore:
SCIA e Impianti: In caso di eventi minori, sarà sufficiente la presentazione della SCIA (Segnalazione di Inizio Attività) e la semplice dichiarazione di conformità da parte dell’installatore per gli impianti elettrici o del gas, senza necessità di presentare un progetto.
Responsabilità e Volontariato: Se l’evento non richiede più di 80 volontari al giorno, viene disapplicata la parte delle norme che equipara i presidenti delle associazioni ai datori di lavoro, alleggerendo le responsabilità del Decreto 81/2008.
Piano di Emergenza Facoltativo: La redazione del Piano di emergenza diventa facoltativa nel caso di eventi privi di particolari situazioni di criticità.
Tra le indicazioni contenute nella PLN 5 vi è la richiesta al Governo di lavorare, tramite decreti legislativi, alla predisposizione di un Testo Unico semplice e chiaro che riordini l’intera materia, coinvolgendo in tale compito anche Regioni e organi territoriali. È inoltre prevista l’istituzione di un Osservatorio nazionale per il coordinamento e il monitoraggio degli adempimenti.
Con l’approvazione regionale, il progetto di legge nazionale proseguirà il suo iter a livello nazionale, con l’obiettivo di ottenere un testo legislativo organico, capace di armonizzare e semplificare le regole per tutti gli eventi locali, garantendo sicurezza, legalità e partecipazione attiva.
Sostegno bipartisan.
L’approvazione unanime è stata accolta con soddisfazione da tutte le forze politiche, che hanno riconosciuto la necessità di tutelare l’associazionismo. Il proponente, Mauro Bordin, ha rassicurato fin da subito sulla natura del provvedimento, chiarendo che “l’alleggerimento normativo proposto non rappresenta un rilassamento eccessivo della normativa che mette a repentaglio la sicurezza di chi partecipa a tali eventi.”
L’obiettivo è infatti quello di rendere le regole proporzionate, come sottolineato dal capogruppo della Lega Antonio Calligaris, per il quale “è proprio per correggere queste distorsioni che il Consiglio regionale ripropone al legislatore nazionale un tema di buon senso: servono regole proporzionate.”
Un’esigenza condivisa anche dal centro-sinistra: i consiglieri del Partito Democratico hanno affermato che “l’aggiornamento e la semplificazione delle norme che regolano l’attività di eventi e feste paesane è un passaggio importante sul quale era importante dare un segnale unanime della politica ai tanti volontari.” Sulla stessa linea, la consigliera di Fratelli d’Italia, Orsola Costanza, ha evidenziato come “la semplificazione amministrativa non è sinonimo di superficialità, ma di buon senso e fiducia nei cittadini e nelle istituzioni locali.”
Il capogruppo di Fedriga Presidente, Mauro Di Bert, ha ribadito come la legge sia tesa a “ridurre gli oneri burocratici che oggi gravano sulle associazioni e le Pro Loco, in particolare per quanto riguarda l’organizzazione dei piccoli eventi locali”. Concetto ripreso anche dal capogruppo di Forza Italia, Andrea Cabibbo: “Le associazioni e i volontari rappresentano la forza viva delle nostre comunità e non possono essere sottoposti alle stesse norme pensate per le imprese.”




