Draghi a Palmanova, plauso al modello dell’accoglienza del Friuli. Contestazione dei no vax. Critiche sulla visita anche dal presidente Zanin: “Sgarbo istituzionale”

La visita di Mario Draghi in Friuli Venezia Giulia.

Con una puntualità quasi svizzera il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è arrivato, questo pomeriggio, a Palmanova per visitare la sede regionale della Protezione civile e l’hub dove sono presenti i mezzi e i materiali in partenza per l’Ucraina. Il premier è stato accolto, tra gli altri, dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga e dal vice con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, mentre all’esterno era presente un picchetto di no vax, che ha contestato i provvedimenti del governo con slogan e striscioni.

Il presidente ha, quindi, assistito alla partenza di quattro camion da Palmanova, che porteranno in Ucraina farmaci e presidi sanitari. Quindi, ha effettuato una visita alla sede della Protezione civile. “Il modo in cui abbiamo reagito a tutte le emergenze degli ultimi due anni è stato quello di integrare le decisioni del governo con quelle delle Regioni e dei Comuni – ha detto il premier -. Questa alleanza istituzionale è un patrimonio che dobbiamo tenere”.

L’arrivo di Draghi è stato preceduto, però, da una nota polemica del presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, in risposta ad una sollecitazione di Franco Iacop (Pd), che al termine della seduta antimeridiana gli aveva chiesto se si fosse deciso di rinviare la seduta della Sessione europea prevista nel pomeriggio proprio a causa della concomitante visita del premier in Friuli Venezia Giulia. “La visita a Palmanova del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, non è stata preceduta da alcuna comunicazione né invito all’Assemblea legislativa regionale, il massimo organismo di rappresentanza eletto democraticamente dai cittadini – ha detto Zanin -. E si tratta di una caduta di stile, di uno sgarbo istituzionale di cui sono dispiaciuto – ha detto Zanin -. Credo sia stata una caduta di stile, perché è sempre importante, in una Regione autonoma come la nostra, confrontarsi con l’assemblea che è stata democraticamente eletta e che rappresenta l’intera comunità regionale”.