Due film girati sul territorio del Friuli Venezia Giulia sono stati selezionati alla 31ª edizione del Sarajevo Film Festival.
Il Friuli Venezia Giulia conferma la sua attrattività come territorio di riferimento per le produzioni cinematografiche internazionali: due film girati sul territorio regionale sono stati selezionati alla 31ª edizione del Sarajevo Film Festival, tra le manifestazioni più rilevanti dell’Europa sud-orientale.
A rappresentare la regione saranno due titoli in concorso: “Little Trouble Girls” (Kaj ti je dekle) di Urška Djukić, in gara nella sezione Focus Programme, con proiezione prevista per il 20 agosto, e “Il bianco si lava a novanta” (Wash at Ninety / Belo se pere na devetdeset) di Marko Nabersnik, selezionato nella sezione Open Air Premiere Programme e in programma il 21 agosto. Entrambi i film sono stati girati in Friuli Venezia Giulia e realizzati con il contributo della FVG Film Commission – PromoTurismoFVG.


Little trouble girls.
Dopo la première alla 75ª Berlinale (13–23 febbraio 2025), Little Trouble Girls, il lungometraggio d’esordio della regista slovena Urška Djukić, prosegue il suo percorso nei festival internazionali.
Girato nell’estate del 2023 in Friuli Venezia Giulia, il film ha trovato set d’eccezione a Cividale del Friuli (Monastero di Santa Maria in Valle, ex San Francesco, centro storico, Ponte del Diavolo) e nelle Valli del Natisone: San Pietro al Natisone, Pulfero, San Leonardo, grotta e chiesa di San Giovanni d’Antro, cascata del Kot, spiagge di Biarzo, Tiglio e Muz.
È una co-produzione tra Slovenia (Spok Films), Italia (Staragara I.T.), Croazia (365 Films), Serbia (Non-Aligned Films), Francia (Sister Productions) e RTV Slovenija, ed è sostenuta da GO!2025 – Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura, Eurimages, MiC – Ministero della Cultura e dal Fondo per l’Audiovisivo del FVG. In Italia sarà distribuito da Tucker Film.
Al centro del racconto, Lucia, 16 anni, introversa e inquieta, scopre nuove emozioni e desideri durante un ritiro corale nel convento della sua scuola cattolica, mettendo in crisi amicizie e certezze. Una storia di formazione dallo sguardo intimo e delicato, che affronta il risveglio dell’identità e della sessualità in età adolescenziale.
Il bianco si lava a novanta.
Adattamento dell’omonimo best seller autobiografico di Bronja Žakelj, edito in Italia da Bottega Errante, il film racconta tre decenni di storia personale e collettiva – dagli anni ’80 ai primi 2000 – attraversando la caduta del muro di Berlino e lo sgretolamento della Jugoslavia. La sceneggiatura è firmata dalla stessa Žakelj insieme al regista sloveno Marko Nabersnik.
Le riprese si sono svolte in due fasi: una prima sessione a Trieste (giugno 2024), seguita da altre nove giornate a settembre nei comuni di Udine, Povoletto, Torviscosa e Gonars.
La produzione è una co-produzione internazionale che coinvolge sei Paesi europei, con un ruolo centrale della friulana Quasar Film (Povoletto), primo co-produttore insieme alla slovena Perfo. Diverse maestranze locali sono state coinvolte anche nella post-produzione, con colonna sonora firmata da Luca Ciut e lavorazioni tecniche affidate a studi specializzati della regione.
La partecipazione al Sarajevo Film Festival 2025 conferma il ruolo del Friuli Venezia Giulia come set ideale per produzioni nazionali e internazionali, grazie al lavoro della FVG Film Commission – PromoTurismoFVG, che offre supporto economico, logistico e operativo a film capaci di raccontare storie significative valorizzando al contempo il territorio regionale.