Alluvione in Emilia Romagna, la toccante lettera di un volontario del Friuli Venezia Giulia

La lettera di un volontario della protezione civile del Friuli Venezia Giulia.

Si chiama Francesco il volontario della Protezione civile che, dopo aver aiutato le popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna, ha deciso di scrivere una toccante lettera prima di rientrare da Forlì.

“Quello che appare agli occhi dei volontari di protezione civile del Friuli Venezia Giulia arrivati a Forlì è uno scenario che molti di loro avevano solo visto in foto o nei video, oppure nei racconti dei volontari più “anziani” che avevano già dato il loro contributo in emergenze simili.

Case sventrate da una forza d’acqua che non ha risparmiato nulla e nessuno, quell’insieme di acqua e fango che ha portato via ogni mobile, ogni oggetto, ogni ricordo personale e purtroppo anche delle vite umane.

Ma tu sei un volontario e hai deciso di portare il tuo aiuto a queste persone: così il primo giorno ti organizzi in squadre, si uniscono mezzi, attrezzature e forze per essere il più efficaci possibili.

A ogni squadra viene affidato un cantiere, ci sono cantine da svuotare, piene di fango e acqua con quell’odore acre che ti si impregna addosso e non va via; strade da liberare, libri da salvare, ognuno di noi con le sue forze sa che cercherà di fare di tutto per fare tornare il sorriso a queste persone, cui la forza dell’acqua ha portato via tutto.

Ed è così che, giorno dopo giorno, cantina su cantina, strada su strada, vedi cambiare il paesaggio intorno a te.

La popolazione ti è sempre riconoscente: ognuno ti racconta cosa ha passato in quei momenti e a volte, anche se hai lo spirito forte, sentendo i loro racconti, non riesci a non trattenere quel nodo in gola, e anche a te vengono gli occhi gonfi di lacrime.

C’è chi ti offre il caffè, c’è chi anche solo un ‘grazie’ e tu ti senti sempre ripagato dell’impegno che hai dato.

Ora è il momento di ritirare: le attrezzature, di ripulirle e ripartire.

Ogni volontario porterà dentro il suo ricordo speciale, e particolare, di questa emergenza. Ognuno di noi sarà sicuramente diverso, ma insieme siamo una grande squadra.

Grazie, a tutti voi
Francesco