Un piano per affrontare le emergenze in montagna

Piano di stoccaggio per le calamità.

Bisogna essere pronti ad affrontare qualsiasi emergenza ambientale. Dopo la tempesta Vaia che ha messo in ginocchio svariati territori montani è
“evidente la necessità di dover essere pronti ad affrontare queste emergenze ambientali anche con un piano che preveda lo stoccaggio
dei materiali inerti e faciliti l’agricoltura sui rilievi”.

Lo afferma il consigliere regionale del Partito democratico, Enzo Marsilio, riferendosi all’appello lanciato attraverso “un’interrogazione alla Giunta regionale con la quale chiedo l’istituzione di un piano generale di stoccaggio del materiale ghiaioso da esportare in caso di piene eccezionali. L’obiettivo è quello di risolvere il problema degli elevati
depositi nei corsi d’acqua e di facilitare l’utilizzo agrario dei
fondi nelle zone montane
“.

Molti degli interventi di sghiaiamento degli alvei effettuati nel 2019 e nel 2020, compresi alcuni in fase di progettazione, non hanno previsto l’asportazione del materiale di deposito, ma altresì la modellazione dell’alveo. Questi interventi – spiega il rappresentante democratico – rischiano tuttavia di non risolvere il problema di riempimento degli alvei che potrebbe presentare nuovi problemi in caso di futuri eventi calamitosi, come quello verificatosi nell’ottobre 2018″.

Va tenuto conto “che le aree agricole in zona montana sono spesso difficilmente utilizzabili con i mezzi meccanici – spiega Marsilio – a causa delle elevate pendenze, delle difficoltà di accesso oppure per la presenza di un fondo irregolare. Inoltre, deve essere anche considerata la necessità per le aziende agricole montane di avere maggiori spazi da utilizzare,
soprattutto per il pascolo e lo sfalcio, nonché per limitare l’acquisto di foraggio per i mesi invernali, riducendo così i costi aziendali. Una situazione comprovata – conclude – anche dalle numerose richieste di disponibilità di fondi arrivate alle amministrazioni locali”.