Sparatoria dentro la Questura di Trieste, due agenti morti. Friuli sotto schok

La sparatoria alla questura di Trieste.

Il Friuli è sotto shock per la sparatoria avvenuta a Trieste nel tardo pomeriggio proprio davanti alla Questura.
Due poliziotti hanno perso la vita, uccisi da un rapinatore che stava tentando la fuga dopo essere stato portato in Questura.
In una nota la Questura dichiara che: “I due fratelli autori della sparatoria erano stati accompagnati in Questura da personale delle volanti dopo un’attività di ricerca del responsabile della rapina di uno scooter, avvenuta nelle prime ore del mattino. Uno dei due ha distolto l’attenzione degli agenti e ha esploso a bruciapelo più colpi verso di loro. Entrambi hanno tentato di fuggire, ma sono stati fermati”.
In pochi secondi si è scatenato il panico tra i passanti. Sul posto è intervenuta un’ambulanza e la strada è stata protetta da un cordone si sicurezza per permettere alle forze dell’ordine di svolgere i dovuti accertamenti del caso.
Un terzo agente è stato colpito di striscio da un proiettile.

Il governatore Massimiliano Fedriga, impegnato ad un evento istituzionale, è immediatamente rientrato a Trieste. “Il Friuli Venezia Giulia si stringe attorno alle famiglie dei due agenti uccisi – dichiara Fedriga -, e si unisce al lutto cittadino proclamato dal sindaco di Trieste Roberto Di Piazza”.


I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Alberto Monticco, Giacinto Menis e Villiam Pezzetta dichiarano congiuntamente: “Esprimiamo, a nome dei sindacati che rappresentiamo e di tutto il mondo del lavoro regionale la nostra vicinanza alle famiglie degli agenti uccisi a Trieste e ai lavoratori della polizia, che un’altra volta pagano il prezzo più alto alla dedizione con cui continuano a svolgere, nonostante la forte carenza di personale e di mezzi, il loro fondamentale ruolo a tutela della sicurezza dei cittadini e del territorio. Al cordoglio si unisce la preoccupazione per una violenza che colpisce in modo inaspettato una regione non avvezza a tragedie di questa portata, che non possono non creare allarme e insicurezza tra i cittadini. È in momenti come questi, però, che una comunità deve saper ritrovare compattezza e unirsi nei valori della civile convivenza e della legalità”.

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