In Israele per realizzare il sogno di ballare, poi l’incubo della guerra. Giovane friulana rientra a casa

La giovane Alice Boemo è rientrata in Italia questa mattina con un volo militare.

Si trovava a Ga’aton, nella zona nord di Israele, per inseguire il suo sogno di diventare una ballerina professionista, ed è dovuta scappare con un volo militare per ritornare a Udine dalla sua famiglia. Si è spezzato cosi, dopo solo un mese dalla permanenza all’estero, il sogno della giovane Alice Boemo, 19 anni appena.

Lo scorso aprile Alice fece un’audizione presso la scuola di danza alla quale era iscritta e fu scelta, con grande entusiasmo e stupore, dalla compagnia israeliana “Kibbutz contemporary dance company”, una delle realtà più prestigiose al mondo. Un occasione da non farsi in alcun modo sfuggire, tanto che Alice, terminata la maturità, il 3 settembre ha preso il primo volo per raggiungere il sogno di una vita. “Mia figlia era felicissima di aver avuto questa grande occasione, la danza è tutta la sua vita ed aver l’opportunità di far parte di una compagnia cosi importante per lei era un sogno ad occhi aperti” racconta la mamma di Alice, Ester Soramel.

“Il tempo previsto di permanenza in Israele era di cinque mesi, durante i quali mia figlia assieme a tutti gli altri ballerini provenienti da tutto il mondo avrebbero completato un percorso professionale formativo fondamentale per questa professione” confida la madre. “Alice era partita per coltivare il suo sogno, non di certo per conoscere la guerra”, queste le parole di una madre affranta dalla paura e dal dolore. “Il 24 dicembre io e mio marito saremmo dovuti andare a Ga’ aton per assistere allo spettacolo che la compagnia stava realizzando e per il quale si stavano impegnando moltissimo – prosegue Ester – Alice si era integrata alla perfezione con tutti i suoi amici e compagni, tant’è che, fino a sabato, non voleva saperne di far rientro a casa”.

“Quando sabato nostra figlia ci aveva detto che Israele era entrata in guerra, ci si è fermato il cuore”, confessa Ester. “Poi lunedi la situazione è precipitata, la paura aveva preso il sopravvento, in quanto dalla scuola di danza di mia figlia iniziavano a sentire i primi bombardamenti, cosi ha capito che non avrebbe più potuto restare li” spiega la madre. Cosi, Alice, martedi 10 ottobre, assieme ad altri compagni, è stata portata all’aeroporto di Tel Aviv tramite un mezzo sicuro, ed è stata imbarcata in un aereo militare che è atterrato alle 8 di questa mattina a Pratica di Mare, vicino Pomezia.

“Alice arriverà a casa in giornata, siamo cosi felici che tutto sia andato per il meglio, anche se l’adrenalina e lo stress sono ancora molto forti, a mia figlia hanno strappato sogni e amicizie, lei era cosi entusiasta di ciò che stava facendo con amore e dedizione” conclude la madre.