Ancora allagamenti nella notte e neve in montagna: al lavoro 200 vigili del fuoco

Il punto sul maltempo in Friuli.

Il fronte freddo che ieri ha attraversato il Friuli Venezia Giulia ha portato una nuova fase di maltempo nella tarda serata con allagamenti sparsi in pianura, nevicate nel Tarvisiano e raffiche di vento fino a 90 km/h lungo la costa. La situazione, tuttavia, è in progressivo miglioramento.

La situazione nella notte

Intorno alle 19 il fronte ha raggiunto la Carnia, accompagnato da piogge moderate, complessivamente sotto i 10 millimetri, e da un sensibile calo della quota neve, scesa fino ai 1000 metri sulle Alpi e addirittura a fondovalle nel Tarvisiano.

Dalle 21 la perturbazione ha interessato la pianura, con una linea temporalesca proveniente dal pordenonese che ha attraversato la regione fino a raggiungere Trieste alle 23. Dopo il passaggio, le precipitazioni si sono esaurite quasi ovunque, rimanendo attive solo su costa e Carso, dove si sono progressivamente attenuate dalle 4 del mattino. Gli accumuli totali sono stati in genere contenuti: meno di 20 mm in pianura e sulle aree montane, con punte di 30-40 mm su Carso e Collio.

Venti forti e Bora a tratti violenta

Al passaggio del fronte si è registrata l’entrata di venti da nord e nord-ovest, con raffiche attorno ai 60 km/h sulla pianura udinese e sull’Isontino, e 70 km/h sulla costa. Nelle ore successive, la Bora ha preso vigore su Trieste e Monfalcone, raggiungendo raffiche fino a 90 km/h, mentre sulla costa occidentale – tra Grado e Lignano – le raffiche hanno toccato i 70 km/h. In pianura, invece, il vento è calato rapidamente.

Evoluzione.

Nelle prossime ore il tempo sarà in ulteriore miglioramento, con ampie schiarite e assenza di precipitazioni per il resto della giornata. Sulla costa la Bora rimarrà sostenuta fino al pomeriggio, quando inizierà un graduale indebolimento pur mantenendo raffiche oltre i 50 km/h nell’area triestina.

Effetti al suolo e interventi

Alle 23 di ieri le squadre USAR (Urban Search and Rescue) dei Vigili del fuoco hanno recuperato il corpo senza vita della donna dispersa a Brazzano di Cormons, dove una frana staccatasi dalla collina ha travolto tre abitazioni. Già nel tardo pomeriggio di ieri era stato trovato il corpo dell’altro disperso, un giovane di 32 anni. Continuano le operazioni di messa in sicurezza dell’area, ancora instabile dopo le abbondanti piogge.

Nella frazione di Versa, nel comune di Romans d’Isonzo, si sono concluse nella notte le operazioni dei Vigili del fuoco per l’evacuazione di alcune persone rimaste bloccate dall’acqua nelle proprie abitazioni. Da questa mattina sono in corso interventi di pompaggio delle aree allagate. Gli interventi risultano in fase risolutiva anche nelle zone di Udine, Palmanova, Trivignano e Manzano, tra le più colpite dal maltempo.

Dalla serata di ieri sono arrivate alla Sala Operativa Regionale della Protezione Civile diverse segnalazioni di allagamenti da Tarcento, Romans d’Isonzo, Medea, Azzano Decimo e San Giorgio di Nogaro.

Nei principali corsi d’acqua la situazione è sotto controllo: nel bacino dell’Isonzo tutti gli idrometri sono scesi sotto il livello di attenzione; nel bacino del Livenza, invece, l’idrometro di Panigai ha temporaneamente superato il livello di allarme.

Nelle due province del Friuli Venezia Giulia sono operativi oltre 200 Vigili del fuoco, con rinforzi arrivati dalla Lombardia, dal Veneto e dall’Emilia-Romagna. Per fronteggiare le criticità sono stati mobilitati 38 volontari del Servizio regionale FVG, del Veneto e del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, in particolare tecnici specializzati nei rischi acquatici e nelle forre.