Nasce la rete degli Essicatoi del Fvg: 2100 soci per 60 milioni di fatturato

Da sinistra Fabris_Castagnaviz_Zannier_Feruglio_Thurn Valsassina

Nasce Essicatoi Friuli Venezia Giulia.

È Carlo Feruglio, imprenditore agricolo di Staranzano, il presidente di Essiccatoi Friuli Venezia Giulia, il nuovo gruppo della cerealicoltura friulana targato Confcooperative Fvg. Feruglio, tra l’altro, è anche presidente della Bcc Venezia Giulia.

Essiccatoi Fvg, che sarà operativo dall’1 giugno mette insieme, in un’unica impresa cooperativa, 4 strutture della regione: “Essiccatoio Bozzoli”, di Palmanova (costituitosi nel 1920 e attualmente presieduta da Feruglio); “Essiccatoio Torricella”, di San Vito al Tagliamento (costituito nel 1975 e presieduto da Tomaso Pietro Fabris); “Essiccatoio Torre Natisone”, di Remanzacco (nato nel 1976 e presieduto da Philip Thurn Valsassina) e “Granaio Friulano”, di Fagagna (del 2022, figlio della fusione tra la cooperativa “Vieris” di Castions di Strada e la “Morenica Cereali” di Fagagna).

“L’operazione è stata indubbiamente complessa – ha detto Feruglio presentando alla stampa, a Udine, la nuova cooperativa –, ma siamo consapevoli di aver contribuito a creare un fatto storico per l’agricoltura e la cooperazione di questa regione. Siamo e rimarremo molto presenti sul territorio per favorire, razionalizzare e potenziare, per quanto possibile, le attività dei soci. La nuova campagna di raccolta dei cereali, che inizierà tra poche settimane, la vivremo da protagonisti con la nuova veste e con la voglia di essere attori di primo piano all’interno delle filiere agricole che ci vedono coinvolti”.

I numeri e gli obiettivi di Essicatoi Friuli Venezia Giulia.

“Con Essiccatoi Fvg – ha aggiunto Daniele Castagnaviz, presidente di Confcooperative Fvg e di “Granaio Friulano”, mettiamo in rete oltre 2.100 soci conferitori che operano su un territorio di 60.000 ettari distribuiti in 90 Comuni compresi tra le provincie di Pordenone, Udine e Gorizia, un fatturato complessivo di oltre 60 milioni di euro e un patrimonio aggregato di 19 milioni di euro. Gli obiettivi della fusione sono chiari – ha proseguito Castagnaviz -: dotare la nuova cooperativa di un’amministrazione unica per tutti i centri di raccolta e conservazione; rafforzare la struttura produttiva e commerciale per sostenere le filiere; favorire gli investimenti strategici; consolidare il patrimonio e l’attività finanziaria della struttura del gruppo”.

“Dal punto di vista della Regione, si tratta di una operazione strategica – è stato il commento dell’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Stefano Zannier – e, come tale, ha tutto il nostro sostegno. Guardando al benessere economico degli agricoltori, le aggregazioni sono indispensabili, soprattutto nel settore dei seminativi, per valorizzare i prodotti, ridurre i costi di gestione e progettare nuovi investimenti a favore dello sviluppo delle filiere”.

A partire dal mese di giugno, dunque, Essiccatoi Fvg potrà contare su 8 impianti di essiccazione per granaglie e semi oleosi; 9 centri di raccolta; 22 colonne essiccanti con una produzione potenziale di 113.000 quintali giornalieri; 2.030.000 quintali di capacità complessiva di stoccaggio; una produzione di 2.912 kWh di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico e biogas) e 11milioni di kW prodotti ogni anno, equivalenti al consumo energetico di 4.000 famiglie.