Punto nascita unico nel Friuli Occidentale: scoppia la polemica

bambina neonata

Non si placano le polemiche sulla sanità del Friuli Occidentale, dopo le affermazioni del Direttore Generale sul punto nascita unico. Il limite sotto cui non scendere, 500 parti, rischia di diventare un alibi per mettere a rischio la sopravvivenza del presidio sanvitese.

Tiziano Centis, eletto da pochi giorni presidente del movimento Civica Fvg, esprime forte preoccupazione per questa ipotesi: “Il Friuli Occidentale – afferma Centis – non può contare su un solo punto nascita e deve lottare per non disperdere le eccellenze che ha coltivato con tanta competenza e professionalità negli anni, come il Punto Nascita di San Vito al Tagliamento. 

Secondo Centis, è impensabile che nell’ex provincia di Udine ci siano ben 5 punti nascita, mentre nel pordenonese si discuta di ridurre a uno. “Non sempre accentrare è un vantaggio – continua Centis – e bisogna avere ben chiaro com’è strutturato il nostro territorio per ragionare su come organizzare i servizi. Non è una questione di difesa dei campanili, bensì di qualità dell’offerta ai cittadini. Va considerato che San Vito è al confine con il veneto e con la provincia di Udine, pertanto attrae a sé anche utenti da quei territori. Come si può anche solo immaginare di concentrare tutti i parti nel capoluogo senza pensare ai disagi che questo comporterebbe alle tante coppie che vivono nei nostri paesi? Le dichiarazioni di questi giorni non aiutano”.

“Invitiamo i consiglieri regionali neo eletti a investire energie non a dividere il territorio ma ad unire, cercando soluzioni per aiutare le famiglie ad aver garantito il diritto di vivere l’esperienza di un evento così importante come il parto nel migliore dei modi – continua Centis – . Dobbiamo lavorare per costruire un’unione di intenti da parte di chi rappresenta questo territorio per far sì che non si creino disagi e si lotti con tutte le energie per mantenere il punto nascita di San Vito al Tagliamento e rafforzare il percorso materno-infantile. Appoggiamo pertanto la proposta del sindaco Alberto Bernava di costituire gli stati generali per concentrare le energie su un obiettivo comune”.