Un secolo di prevenzione, la Lilt friulana festeggia i 100 anni di attività

La consegna degli attestati di merito a cui ha preso parte anche il presidente Bordin

Le celebrazioni per i 100 anni della sezione friulana della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt).

Diciannove giugno 1925: un gruppo di cittadini udinesi, tra cui il barone Elio Morpurgo e il professore Azzo Varisco, si riunirono nella sede dell’Accademia di Udine per dare vita alla sezione friulana della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) con l’obiettivo di sensibilizzare e tutelare la salute della comunità. Un prezioso lavoro di prevenzione e assistenza, portato avanti con impegno fino ad oggi: divenuta una delle realtà più attive e dinamiche in Italia, la Lilt friulana, intitolata proprio alla memoria di Morpurgo, oggi conta quasi un migliaio di soci e 135 volontari sul territorio udinese. E la sua storia, lunga cento anni, è stata celebrata questa mattina presso il teatro Mauresing di Feletto Umberto nel Comune di Tavagnacco alla presenza di numerosi sindaci, cariche istituzionali, volontari e soci dell’associazione.

Tra i presenti, anche i consiglieri regionali Moreno Lirutti, Simona Liguori e Roberto Novelli insieme al presidente Mauro Bordin, che ha portato il saluto dell’Assemblea legislativa del Fvg ringraziando “la Lilt di Udine per l’impegno profuso in questi cento anni di vite salvate e gesti altruistici e che segnano un traguardo importante”.

“lI cancro – ha detto ancora Bordin – è un compagno di strada indesiderato che, purtroppo, oggi quasi tutti noi dobbiamo affrontare o in prima persona, o perché colpisce conoscenti e persone a noi care. È importante però non abbattersi e non affrontarlo da soli, ma con i propri cari e con il supportato di realtà come la Lilt che svolge un immenso lavoro di volontariato sociale sul territorio. Un lavoro di cui siamo molto grati”.

Ed è proprio in segno di gratitudine, stima e ringraziamento che il massimo esponente dell’Assemblea legislativa del Fvg ha consegnato al presidente della sezione provinciale di Udine, Giorgio Arpino, il sigillo del Consiglio regionale. “La storia di Elio Morpurgo e della sua famiglia – ha chiosato Bordin – è un esempio spettacolare di solidarietà e per questo va raccontata e fatta conoscere. È un simbolo di quante persone, in Fvg, si mettono a disposizione di chi ne ha bisogno“.

La celebrazione dei 100 anni.

L’evento celebrativo ha rappresentato un momento importante di riflessione in tema di prevenzione e solidarietà e un’occasione, quindi, per ripercorrere le tappe più importanti dell’associazione contenute anche nel libro “Cent’anni di prevenzione”, curato da Bepi Pucciareli e presentato al pubblico durante la manifestazione. Tra le prime attività dei fondatori della Lilt di Udine, infatti, come ha raccontato anche Arpino durante il suo intervento, si annoverano la conferenza di propaganda popolare del 1925 sullo stato degli studi sul cancro, la  locandina in cui è stata tracciata la strada da percorrere per la lotta e la prevenzione ai tumori, la donazione (il 3 gennaio 1927) all’ospedale di Udine di 107 milligrammi di radio provenienti dalle miniere del Katanga e grazie ai quali è stata possibile la nascita operativa della radioterapia nell’ospedale di Udine, tra i primissimi in Italia ad utilizzarla sui pazienti.

“Senza dimenticare poi – ha aggiunto il presidente della Lilt – la fornitura del primo neuronavigatore al reparto di neurochirurgia del nosocomio udinese, nel 1998, per operare i pazienti con maggiore precisione, fino all’introduzione, nei primi anni 2000, del primo centro di supporto psicologico che ha portato così ad un’attenzione primaria i malati oncologici”.

Arpino è poi passato a raccontare le attività degli ultimi sei anni dell’associazione, che hanno visto la Lilt impegnata per un totale di 44.767 ore tra conferenze nelle scuole e sul territorio, visite ai centri medici, assistenza alle persone e manifestazioni esterne. “La prevenzione – ha detto ancora – rimane la più potente arma contro tutte le malattie oncologiche. La centaria esperienza della Lilt conferma che investire in prevenzione comporta una riduzione di ammalati e sofferenze nei pazienti e  di spese sanitarie”.

Il programma della giornata ha previsto una prolusione dello storico Valerio Marchi, che ha illustrato il ruolo nella nascita e nello sviluppo della Lilt friulana della famiglia Morpurgo, in particolare di Elio Morpurgo, “primo sindaco ebreo eletto in un Comune italiano nel lontano 1889: una carriera politica di successo che lo rese protagonista di primo piano della storia cittadina regionale e nazionale“.

A seguire anche un intermezzo musicale con il fisarmonicista Sebastiano Zorza e la soprano Anna Smiech, oltre alla consegna da parte della Lilt di attestati di benemerenza a volontari e soci dell’associazione che si sono distinti nel corso degli anni. Infine, al presidente Bordin e al sindaco di Tavagnacco, Giovanni Cucci, è stato consegnato il libro sui cento anni dell’associazione e copia dello storico contratto di consegna del radio.