Vigili del fuoco a rischio tumori: “Vanno decontaminati abiti e dispositivi”

Foto da archivio

Le richieste del sindacato per ridurre il rischio tumori tra i vigili del fuoco.

Un piano operativo sicurezza che preveda la decontaminazione delle tute, dei dispositivi di sicurezza individuale, di aree, mezzi ed attrezzature, oltre a una stretta sorveglianza sanitaria sui lavoratori per prevenire tumori e altre malattie correlate, purtroppo sempre più diffuse tra i vigili del fuoco a causa della forte esposizione, durante gli interventi, a particelle nocive e sostanze chimiche.

Sono le richieste avanzate dalla segretaria generale della funzione pubblica Cgil Orietta Olivo e da Renato Chittaro, responsabile regionale Fp per il comparto, nella riunione con la direzione regionale vigili del fuoco, tenutasi la scorsa settimana. “Inoltre, poiché all’incontro di alcuni mesi fa sempre sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro avevamo richiesto una statistica delle malattie dei colleghi del Fvg e a oggi non abbiamo ricevuto risposta, abbiamo sollecitato la condivisione dei dati”, scrivono Olivo e Chittaro in un volantino diffuso tra i lavoratori.

“Oggi – si legge ancora nel volantino – il cancro è una vera pandemia per i vigili del fuoco. Non abbiamo avuto le risposte che ci attendevamo dalla direzione regionale e dal medico competente, e nemmeno i dati richiesti. Pertanto, mettiamo a conoscenza dei rischi che questi lavoratori corrono nell’assolvimento del proprio ruolo e continuiamo a chiedere che anche il corpo nazionale vigili del fuoco possa avere un aiuto concreto per la salvaguardia del proprio personale, a cominciare dalla copertura Inail”.