Torna la preoccupazione per il futuro dell’ospedale di Gemona

Il circolo di Fratelli d’Italia chiede rassicurazioni.

Forte preoccupazione per le sorti dell’ospedale di Gemona e, in particolare, per “la sospensione dei servizi di Punto di Primo Intervento (Ppi) e della Rsa a fronte dell’emergenza epidemiologica Covid-19”. È quanto esprime il direttivo del Circolo del Gemonese di Fratelli d’Italia, “in nome dei suoi tesserati e di quelli dell’Alto Friuli”, in merito all’organizzazione dell’ospedale San Michele.

“Il Circolo del Gemonese di FdI, tra i cui componenti si contano i consiglieri di maggioranza Andrea Canci e Andrea Palese e Stefano Marmai, ex consigliere provinciale – si legge in una nota –, chiede rassicurazioni alla Giunta regionale sul futuro post Covid del San Michele e in particolare sull’immediata riattivazione del servizio d’emergenza del Ppi sulle 24 ore, pienamente operativo in tutte le sue funzioni, dando inoltre seguito a quanto programmato dalla recente riforma Riccardi, che prevede tra l’altro la realizzazione a Gemona del centro regionale specializzato di riabilitazione cardiologica e neurologica in collaborazione con il Gervasutta”.

La presidente del Circolo, Giuliana Collini esprime anche “vicinanza ai Comitati in difesa dell’ospedale, che si sono già mobilitati per richiedere alle istituzioni le adeguate garanzie sulla continuità del servizio d’emergenza e dell’offerta sanitaria del San Michele”.