Lavoro irregolare e mancata sicurezza: controllate 9 ditte edili, sospese 8

I controlli del Nil in diverse ditte edili del Goriziano per lavoro irregolare e sicurezza.

Cantieri senza sicurezza e lavoratori irregolari: l’attività di controllo dei Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Gorizia e del Nucleo Operativo del Gruppo Carabinieri Tutela del Lavoro di Venezia, con la collaborazione dei militari della Compagnia Carabinieri di Gorizia, ha portato alla sospensione di otto ditte edili, su nove verificate, con sanzioni per un totale di circa 150mila euro.

Intensificati i controlli sull’intero territorio della provincia isontina attraverso l’attività ispettiva, di natura ordinaria e tecnica, l’attività nel settore edile ha il fine di prevenire e reprimere il fenomeno dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso, nonché a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

L’esito dei controlli svolti sull’intero territorio provinciale ha consentito di individuare lavoratori irregolari, nonché inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, quali l’omessa formazione/informazione sulla sicurezza dei lavoratori, la mancata redazione del piano operativo di sicurezza, la presenza di quadri elettrici non a norma, la presenza di aperture nel vuoto non protette, di ponteggi non conformi, l’omessa valutazione dei rischi aziendali e il mancato rispetto delle norme in materia di igiene e salute.

I controlli.

Sono state controllate complessivamente 9 ditte operanti nel settore dell’edilizia individuate a seguito di attività info-operativa relativa all’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale, dai Nuclei Carabinieri Ispettorato del Lavoro e all’esame delle banche dati.

In particolare nel Comune di Gorizia, nel corso delle ispezioni effettuate presso due cantieri per la ristrutturazione e riqualificazione energetica nell’ambito del Superbonus al 110% di 2 edifici residenziali, sono state riscontrate violazioni relative alla presenza di aperture nel vuoto prive di difese atte ad impedire le cadute dall’alto, il deposito di materiali di risulta sulle impalcature, la presenza di impalcature non a norma, la viabilità di cantiere compromessa dalla presenza di materiali sporgenti e pericolosi per l’incolumità dei lavoratori, impianti elettrici non a norma e mancata redazione dei documenti obbligatori di cantieri – Piano Operativo di Sicurezza.

Nei confronti di 8 ditte è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sono state contestate sanzioni amministrative per oltre 40.000 euro. Inoltre, è stata riscontrata la presenza di un lavoratore impiegato con contratto di lavoro di apprendistato privo dei requisiti previsti dalla normativa vigente e riqualificato quale lavoratore subordinato, con l’irrogazione di sanzioni amministrative ed il recupero dei contributi previdenziali ed assicurativi non versati.

Sono stati individuati anche 6 lavoratori di nazionalità Kossovara impiegati al lavoro da impresa di nazionalità Slovena con permesso di soggiorno per lavoro in Slovenia, titolo di soggiorno non idoneo per svolgere attività lavorativa nel territorio dello Stato Italiano.

Inoltre, l’impresa edile in questione non aveva effettuato le comunicazioni preventive per il distacco transnazionale di lavoratori in Italia e non aveva provveduto alla nomina di un referente in Italia per i lavoratori distaccati con l’irrogazione di ulteriori sanzioni amministrative. Sono quindi stati deferiti in stato di libertà 8 datori di lavoro e contestate ammende per oltre 80.000 euro.