Addio a Gigi Riva, quel gesto per un ragazzino orfano in un hotel di Grado

Il regalo di Gigi Riva per un ragazzino che lavorava di Grado.

Gigi Riva era anche un campione di generosità. A raccontare un aneddoto avvenuto in un hotel di Grado è stato il giornalista Toni Capuozzo, che ha ricordato così la leggenda del calcio scomparso ieri a 79 anni.

“Questa è una storia che mi è stata raccontata dal mio amico Toni Zanussi, artista – scrive Capuozzo sui social – . Molti anni fa, da ragazzino orfano cresciuto nei collegi, aveva trovato lavoro come cameriere in un albergo a Grado. Nella fotografia lo vediamo, con una giacca più grande di lui, accanto a Gigi Riva. Il campione era a Grado per le sabbiature, da solo. Il ragazzino lo serviva al tavolo, ogni sera. Poche parole, entrambi. Si capisce dalla foto che il ragazzino è intimidito davanti al fotografo, in un tempo in cui le fotografie erano una cerimonia. Un giorno Gigi Riva chiamò il ragazzino, lo fece salire sulla sua auto, un’auto da campione, rombo e luccichio, e lo portò a fare un giro, senza parlare. Quando venne il giorno della partenza salutò tutti, e il ragazzino lo ringraziò per quel giro in auto, tornando al lavoro. Il direttore dell’albergo lo chiamò. In una busta lasciata da Gigi Riva per il ragazzino c’erano più soldi di quanti il piccolo cameriere guadagnasse in una stagione“. 

Chi era Gigi Riva.

Nato il 7 novembre 1944 a Leggiuno, in provincia di Varese, ha giocato per la squadra nazionale italiana e per il Cagliari Calcio, dove è diventato una vera e propria leggenda calcistica. Riva ha iniziato la sua carriera nel Cagliari nel 1963, giocando per il club per tutta la sua carriera professionale fino al suo ritiro nel 1976. È stato il capitano della squadra e ha segnato più di 200 gol in 315 partite, diventando il miglior marcatore nella storia del club e uno dei più prolifici di sempre nel calcio italiano.

Con la nazionale italiana, Riva ha partecipato a tre campionati europei e una Coppa del Mondo. È stato il capocannoniere del torneo del 1968, quando l’Italia vinse il titolo europeo, segnando 7 gol in 5 partite. È stato uno dei protagonisti della storica vittoria dell’Italia al campionato del mondo del 1970 in Messico, segnando anche in finale contro il Brasile.